opinioni

Il Pd ha bisogno di alleati, il seme si espande per i campi

domenica 7 ottobre 2018
di Renato Piscini
Il Pd ha bisogno di alleati, il seme si espande per i campi

La sinistra non è stata mai primo partito in Italia e la realtà può essere trasformata solo se la si conosce, non ultimo la sinistra oggi è vista come establishment, casta, eccetera. Da qui l'analisi realistica che ci può aiutare a vederci chiaro anche nel nostro piccolo. Essere realisti significa valutare che il fronte Pd, oggi spaccato in una incomprensibile dualità di persone, più che di aree culturali, non ci porta da nessuna parte.

Quindi o si determina una sorta di passo indietro di coloro che hanno determinato tale situazione e si fa si che il pd ritorni unito su altre forme di unità e di dirigenza, dando nuova vitalità al partito e all’Amministrazione ma soprattutto nuove identità ai suoi elettori e cittadini, oppure si va al red rationem e si imbraccia quel campo aperto del nuovo immaginario che interpreta il pd come motore di una area più vasta di moderati, liberali riformisti attenti a quel movimento in essere, di aggregazione in Italia e Europa, tendente a farsi carico di un area contro populisti e sovranisti.

E’ inutile lo sbracciarsi dell’attuale Amministrazione in campi che avranno luce solo nella prossima legislazione (visti i tempi di preparazione e di realizzo) o su azioni di assegnazione di beni pubblici atti a penalizzare l’amministrazione stessa e i cittadini di conseguenza, stante il persistere di una vasta pubblica critica negativa sul suo operato. Come non è più comprensibile lo status quo in cui si sta avvitando il partito nel suo insieme (dirigenza e circoli) dando adito a rinvii esasperati, temporeggiamenti non avvalorati da vere esigente o atti credibili di rivalutazione dello status quo.

Quanto sopra perché sono in campo azioni, intendimenti e provocazioni politiche di un certo rilievo che a mio parere andrebbero prese in considerazione e soprattutto anticipate in una città come la nostra. Il coraggio politico e la visione del futuro è l elemento riconoscibile e fondante di un grande partito ma soprattutto di un leader. Come no valutare come novità le azioni di DEMOS (Gentiloni Sant’Egidio Associazioni...cominciano a parlare centro sinistra parrocchie associazioni; o azioni come Miccichè (in Sicilia) con Casini, Faraone (la identificano come la Leopolda del Sud)...che ci fa capire come un asse delle opposizioni attuali può essere il quadro nuovo su cui imbastire un programma e perché no una nuova alleanza!

Si evidenzia sempre più la crisi di indentità di Forza italia e Pd, e chi per primo da le carte individuando un nuovo percorso, avrà la possibilità di imbastire la via di un nuovo movimento atto a ridefinire il quadro di un sistema di governo alternativo, analizzando che mai il pd potrà riassemblarsi con la sua sinistra estrema e Forza italia riavviare in forma piena una alleanza con la Lega. Certo in attesa della Leopolda di Firenze anche...ma sembra che alcune azioni in campo stiano anticipando di molto alcune novità o scoop che ci si attendeva! Salvo il contrario!

Comunque conoscere il quadro cioè la realtà è il solo modo per superare la crisi e non intestardirsi sull’Oggi e cercare di stabilizzarlo perché fa comodo a chi sta al potere o regge le sorti di una comunità, bisogna mettersi in gioco a disposizione dei cittadini dando loro un nuovo quadro usando sempre i colori e la tela ma cambiando il soggetto da dipingere.

Credo che le primarie non servano a molto,lo stanno valutando anche al partito nazionale, stanno solo creando mini-aree dei diversi candidati che si stanno autocandidando a fronte di eventi diversi...roba vecchia! Servono...bocce ferme, mente fredda, capacità interpretativa, poca ambizione, molta visione politica e sinergia di persone e cose, rese al cittadino attraverso una azione politica nuova scevra da ambizioni personali e da sovranismi, ricca di solidarietà, competenza, semplicità e soprattutto realizzabile.