politica

Caos in Comune? Meetup Orvieto: "Vergaglia unico punto fermo"

domenica 24 giugno 2018
Caos in Comune? Meetup Orvieto: "Vergaglia unico punto fermo"

Ad Orvieto sembra già cominciata la campagna elettorale per il 2019 dopo il fallimento del colpo di mano orchestrato a maggio sia dalla segreteria Pd che dalle varie anime del centro destra. E' partito infatti il gioco degli annunci più o meno "fake" di liste civiche con tutti dentro e le relative notizie di apparentamenti, accordi sottobanco e, incredibile, di OPA sul M5S da parte di non meglio precisati "nuovi portavoce non più scelti dai meetup locali ma bensì decisi d’imperio dai suoi vertici regionali e nazionali intermedi" così come nelle parole di Massimo Gnagnarini. Insomma si fa a chi la spara più grossa per poter da un lato squalificare proprio chi ha dato dimostrazione di poter legittimamente avanzare una proposta di cambiamento per Orvieto e dall'altro per preparare il terreno ad una propria "discesa in campo".
A questo però come Meetup intendiamo rispondere.

«Viviamo una situazione paradossale in cui gli elettori di Germani, cioè gli elettori che hanno scelto Pd e centro sinistra nel 2014, vedono proprio la maggioranza scomunicare il Sindaco, delegittimarlo ed arrivare al punto di chiederne le dimissioni gettando alle ortiche il proprio voto. Dall'altro lato gli elettori del centro destra che rivalevano Toni Concina e che invece hanno assistito al suo ritirarsi dalla politica attiva ed un cento destra che, rimasto privo del proprio alfiere, si agita in cambi di casacca inseguendo il partito più alla moda, in questo caso la Lega, senza però vedersi per ora legittimare a farne un gruppo politico in Consiglio nonostante ne possano guadagnare anche un Capogruppo con i relativi vantaggi se lo facesse Stefano Olimpieri.

E che dire degli elettori di Frizza e della Ricci che avevano promesso la loro forte presenza seppur da fuori del Consiglio comunale ed invece risultano non pervenuti? E infine che dire dei movimenti interni con la lista civica di Gnagnarini ormai divenuta quasi tutta Psi, con Sel che diviene Sinistra Italiana, della scomparsa di Fratelli d'Italia e lo spostamento del 50% dei consiglieri del Pd che ha perso anche l'assessore a Cultura, Eventi, Sviluppo Economico, Industria ed Agricoltura? Ed i loro programmi, le promesse elettorali, che fine hanno fatto?

Sono domande lecite quelle che si pongono i cittadini a fronte di questa vorticosa rotazione ciclonica intorno ad un unico punto fermo, un occhio del ciclone, un faro saldo nel caos orvietano: la consigliera Lucia Vergaglia del M5S, unico altro candidato sindaco presente in Consiglio Comunale che, e lo rivendichiamo con orgoglio, abbiamo sostenuto da questo meetup sia come attivisti che come lista civica certificata. Un punto fermo che non si è fatta manovrare nonostante le pressioni dai politici di lungo corso presenti ad Orvieto, e da quelle dei molti commentatori dei media locali.

Non ci si deve meravigliare quindi se è proprio la portavoce del Movimento a rappresentare coerenza e rispetto dell'impegno preso con i cittadini. Le domande poste dai vari Gnagnarini e Piscini relativi a classi dirigenti, alleanze, programmi sono quindi destituite nel loro fondamento proprio dal comportamento delle loro classi dirigenti che hanno disatteso il voto cambiando casacca ed i programmi dovendoli aggiornare non a contingenze ma ad ambizioni, dalle loro alleanze elettorali poi tradite, dai loro slogan poi smentiti e dal loro pervicace e per nulla sottile attacco all'unica esponente politica che ha mantenuto il timone saldo, sempre, ed al Meetup che la sostiene e che legittimamente proporrà per il 2019-2014 innanzitutto temi e programmi, invece che alchimie destinate a squagliarsi in Consiglio, come sta succedendo alle liste più o meno civiche ed ai partiti qui ad Orvieto.

Infine quanto al possibile nuovo candidato sindaco che secondo il linguaggio finanziario Gnagnarini è sotto Opa, cioè sotto campagna acquisti da parte di oscuri "vertici regionali e nazionali intermedi", la risposta va lasciata alla trasparenza del Movimento che fino ad ora non è quasi mai intervenuto in ambiti locali e dove lo ha fatto ha motivatamente respinto candidature piuttosto che imporle. Però sarebbe interessante capire su quali basi o per conto di chi l'ex assessore getti tali sospetti che ledono sia il Movimento che il lavoro di attivisti e meetup, o se siano solo provocazioni in vista di un possibile ripresentarsi di Lucia Vergaglia, per molti di noi candidato naturale e per gran parte della cittadinanza voce autorevole, esperta e rispettata così come è un pungo di sabbia negli occhi dei rappresentanti dei partiti che preferirebbero scegliere loro per noi il candidato M5S più conforme alla loro visione, proprio come ha ribadito il vicepresidente del Consiglio Meffi in una recente conferenza stampa.»

Silvio Torre, Meetup di Orvieto 5 Stelle