Ostia – “Arriverà la prossima settimana in Consiglio Comunale la delibera di iniziativa consiliare, targata M5S, per istituire la Casa Comunale presso l'ex ufficio tecnico sul lungomare Toscanelli e destinare il relativo tratto di arenile alla celebrazione dei matrimoni. Una trovata totalmente elettoralistica che, per l'ennesima volta, conferma la distanza siderale fra le parole spese dal M5S e la reale volontà di cambiare finalmente il volto del mare di Roma. E' doveroso ricordare che nella nostra città per celebrare con rito civile i matrimoni non serve alcuna delibera ma è necessario solamente pubblicare l'avviso.

Questo provvedimento, così come è impostato, non solo mantiene in piedi la struttura dell'ex ufficio tecnico, che fra l'altro vista la fatiscenza dovrebbe essere ristrutturato interamente prima di essere destinato ad altri usi, ma toglie nei fatti un pezzo di spiaggia pubblica e libera alla città. Demolire quella costruzione significa restituire ai residenti la vista del mare, cosa affatto scontata nel nostro territorio, e la fruibilità di una parte importante di arenile oggi preclusa dalla presenza di questa stessa struttura. Siamo convinti che questo sia un grande e determinante passo nella battaglia per liberare il mare di Roma, un bene pubblico che deve tornare ad essere di tutti e per tutti. Il mare di Roma vive una condizione di sequestro inaccettabile che fra l’altro ha ucciso la vocazione turistica di un territorio unico al mondo.

Lo denunciamo da tempo, assolutamente inascoltati, per troppi anni abbiamo assistito a torbidi rimpalli di responsabilità che non possono più essere tollerati. Il mare di Roma è da troppo tempo preda di illegalità diffusa che oltre a determinare le infiltrazioni criminali che hanno portato allo scioglimento del nostro Municipio, ha determinato una concentrazione di risorse nelle mani dei soliti noti sottraendole ad un territorio intero. Liberare la spiaggia afferente all'ex Ufficio Tecnico sarebbe un segnale importante di grande maturità politica e di grande modernità.

Le astuzie devono essere messe al bando definitivamente, le spiagge libere devono tornare ad essere tali e le concessioni devono essere revocate senza se e senza ma a tutti coloro i quali hanno commesso irregolarità e edificato abusi. Il mare di Roma non può essere diviso in spiagge in concessione e spiagge in gestione, una astuta frammentazione che nei fatti non demolisce ma consolida il “lungomuro” e le logiche predatorie e proprietarie che hanno animato l’imprenditoria balneare in questi decenni. Come succede in ogni parte del mondo, tranne che sul mare di Roma, il mare deve tornare ad essere libero, deve esserci la spiaggia con i servizi a pagamento, garantendo il libero e gratuito accesso al mare con annessi i servizi essenziali, e deve tornare ad esserci la spiaggia libera

. Basta ai preposizionamenti dei lettini per occupare le spiagge, tolleranza zero sugli abusi, stop ad ogni forma di illegalità, basta a mura perimetrali, catene e lucchetti per impedire l’accesso e addirittura la vista del mare e stop alle furbizie elettoralistiche. Il nostro territorio non ha bisogno di provvedimenti spot o di qualche finanziamento per posizionare qualche fioriera sul lungomare Duca degli Abruzzi tanto per raccontare che qualcosa si vuole fare così come la Sindaca Raggi ha dichiarato ieri, il nostro Municipio ha bisogno di concretezza, di legalità, di una visione nitida del futuro, di essere completamente ripensato e modernizzato”. Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.