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Da sinistra a destra: Padre Carlo Zampi, Francesca Nardi, avv. Antonietta Montano, Prefetto della Repubblica dott. Leopoldo Falco, avv. Nunzio Mallardo

Sessa Aurunca/Carano – Presentato il libro “Codice Inverso”, i camorristi si raccontano attraverso la penna della Nardi

Sessa Aurunca/Carano (di Armando Cappelli) – Presso la sala delle Opere Parrocchiali di Carano è stato presentato il nuovo libro di Francesca Nardi, Codice Inverso, che parla di camorra ma senza giudicare. Accanto a lei il Prefetto della Repubblica dott. Leopoldo Falco, il Parroco di Carano Padre Carlo Zampi, l’avvocato Nunzio Mallardo ed in veste di presentatrice l’avvocato Antonietta Montano; tra il pubblico l’assessore del Comune di Sessa Aurunca Tommasina Casale.

Dopo la presentazione dell’avv. Montano, il primo a prendere la parola è stato Padre Carlo che ha parlato del punto di vista della Chiesa; a seguire l’avv. Mallardo riguardo al male che la camorra fa al territorio, spesso sostituendosi allo stato soprattutto per “dare lavoro” ai giovani; infine il Prefetto Falco che ha parlato della lotta alla criminalità e da quanto, e troppo spesso, la sua presenza sia accettata dalla società.

Poi la parola è passata a Francesca Nardi, giornalista e scrittrice. Senza annoiare il pubblico ha raccontato della sua continua ricerca di verità che l’ha portata a scrivere libri che parlano di camorra; di cosa la spinse a farlo molti anni fa e di come sia talvolta difficile scrivere verità sulla criminalità organizzata. I protagonisti del libro sono i camorristi, i boss, che le hanno raccontato le proprie storie ed hanno acconsentito a farle passare attraverso la penna della scrittrice; da questi racconti emergono cose sconcertanti che lasciano stupiti per crudeltà e violenza, ma è la stessa scrittrice a specificare che nel libro non vengono giudicati i personaggi perché la verità non deve passare attraverso il filtro del suo giudizio personale.

Si è passati poi agli interventi del pubblico, la prima ad intervenire è stata l’assessore Casale che ha ricordato i suoi primi passi nel mondo del giornalismo in un giornale dove Francesca Nardi era direttrice, complimentandosi con la scrittrice per il coraggio e per la capacità di fare anticamorra vera e non come tanti altri che lo fanno per la fama. Il suo intervento ha riportato i ricordi della scrittrice in dietro nel tempo facendole ricordare del corrispondente sessano Mimmo Calenzo tragicamente morto diversi anni fa.

Altri interventi del pubblico pieni di stima, complimenti e curiosità sono seguiti a quello dell’assessore. Sono stati questi interventi a spingere la Nardi a parlare anche delle verità taciute da molti per adeguarsi al “sistema” e del potere delle donne di camorra, potere che svanisce nel momento in cui si pongono la domanda su “che fine faranno i loro figli”.

 

 

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