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Cronaca Malaspina

Una sartoria sociale in un bene confiscato alla mafia

La Cooperativa Sociale Al Revés inaugura la nuova sede della Sartoria Sociale in via Alfredo Casella 22

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Martedì 14 Novembre 2017 alle ore 17.30, la Cooperativa Sociale Al Revés inaugura la nuova sede della Sartoria Sociale nel bene confiscato alla mafia di via Alfredo Casella 22,  alla presenza di Don Luigi Ciotti e del Sindaco di Palermo Prof. Leoluca Orlando. La Sartoria, un progetto di impresa sociale multidimensionale che riunisce stilisti, sarti e amanti del cucito di varie etnie in un laboratorio in cui lavorano insieme persone giovani e meno giovani, italiani e stranieri, in difficoltà umane, relazionali, occupazionali o esistenziali, impegnati nel recycling e upcycling di abbigliamento usato, ha il desiderio di condividere con l'intera collettività questo nuovo inizio in un luogo che rappresenta un bene comune e un luogo di incontro, confronto, formazione e scambio di esperienze.

Il bene, affidato dal Comune di Palermo apparteneva al mafioso Antonino Buscemi e la sua riqualificazione è stata sostenuta da Fondazione Vismara, Carta Etica Unicredit, Ikea, Leroy Merlin e tanti cittadini comuni, coinvolgendo nei lavori persone svantaggiate, operatori e volontari. La Cooperativa fa parte della rete di Addiopizzo e di Libera. I prodotti sono disponibili presso la sede della Sartoria Sociale, sul sito www.sartoriasociale.com, Pagina FB Sartoria Sociale e presso La bottega di Libera Palermo.

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