Tornano le elezioni provinciali a Parma, M5S: “Non c’è limite al peggio”

La nostra, come tutte quelle sparse sul territorio nazionale, è una provincia che, grazie ai mancati pagamenti degli stipendi dei dipendenti, il taglio dei servizi ai cittadini quali la manutenzione delle strade, la manutenzione delle scuole e il trasporto pubblico agli alunni disabili, paga l’incredibile impasse di questi anni, con uno svuotamento di contenuti e funzionalità.

Un parte politica oggi temporaneamente ancora maggioritaria a livello amministrativo della nostra provincia (la stessa che diceva di voler riformare la costituzione e abolire gli enti inutili con uno sgangherato e fortunatamente fallito referendum costituzionale, e di fatto, con la legge Delrio, tagliando i trasferimenti alle Province causandone l’attuale situazione disastrata) ha pure disgraziatamente espresso una candidatura di spicco al solo scopo di garantire ad un Sindaco politicamente impresentabile una nuova e scandalosa verginità politica.

La candidatura di Diego Rossi (Sindaco di Borgo Val di Taro) alla Presidenza della Provincia di Parma rappresenta paradossalmente un trampolino politico per chi non è riuscito a guadagnarsi la stima dei propri cittadini, perdendo il favore persino dei propri elettori, abbagliati da ingannevoli promesse di sviluppo economico e poi omaggiati con problemi ambientali e sanitari in un territorio meravigliosamente vocato al turismo enogastronomico, alla qualità di vita ed alle bellezze naturali, ed invece trasformato nella sede dei peggiori progetti industriali.

Un amministratore che, di fronte a problemi sulla qualità dell’aria, impatti sulla pubblica salute e impatti sulla tutela dell’infanzia, non ha saputo instaurare un rapporto di aperta relazione e responsabile ascolto delle oggettive istanze dei propri cittadini nemmeno in qualità di prima autorità sanitaria locale rispetto a problemi gravissimi che tutt’ora impattano anche su minori in età scolare, avendo invece l’arroganza di candidarsi alla presidenza di in un organo amministrativo provinciale, rappresenta un affronto alle istituzioni ed una beffa ai propri elettori, creato ad hoc dalla parte politica da lui rappresentata.

Oggi il Partito Democratico, di fronte alla richiesta dei cittadini di avere migliori servizi dalla Provincia, cosa fa?
Invece di sollecitare la Regione Emilia Romagna, da esso amministrata, ad effettuare trasferimenti utili al migliorare le funzionalità dell’Ente, risponde assicurando poltrone a rappresentanti di cotanta riconosciuta levatura.

In qualità di Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle chiamati (contrariamente al resto dei cittadini) ad esprimere una preferenza ai seggi elettorali provinciali, nel ribadire l’auspicio che l’attuale maggioranza di Governo possa presto porre fine a questo scempio, cancellandone, pur nella doverosa tutela dei lavoratori di riferimento e tramite una finalmente concreta e realizzabile riforma costituzionale, il ruolo ormai desueto e sterile con ottiche politiche aventi pertinenti prospettive di maggiore efficienza e lungimiranza rappresentativa, dichiariamo non essere interessati (come sempre è stato per M5S ma anche al netto delle suddette motivazioni) ad essere complici di questa vergogna.

Angela Amoruso (Consigliere Comunale M5S Fidenza)
Cinzia Anghinetti (Consigliere Comunale M5S Medesano)
Patrizio Bimbi (Consigliere Comunale M5S Sala Baganza)
Giuseppe D’Andrea (Consigliere Comunale M5S Salsomaggiore)

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