sabato, Maggio 18, 2024

Sospeso Tony Anatrella, il prete francese “cura gay”.

Nuovi risvolti sono apparsi in questi giorni sulla vicenda di Toni Anatrella, il sacerdote e psicanalista francese, accusato nel Luglio di quest’anno, di abusi sessuali verso alcuni suoi pazienti minorenni.

Il prete, che afferma di curare quella che lui stesso definisce attraverso i suoi libri, una “patologia narcisistica”, ovvero l’omosessualità, è stato sospeso da ogni incarico pastorale, dopo essere stato sottoposto ad un regolare processo canonico dall’Arcidiocesi di Parigi.

Infatti, la sua personalissima “terapia del corpo”, che prevede la masturbazione reciproca tra lui e i suoi pazienti è stata giudicata, a tutti gli effetti dal Tribunale Ecclesiale, un reato di molestia sessuale.

Tony Anatrella, consultore dei “Consigli Pontifici Vaticani sulla famiglia e sulla salute”, non è nuovo a vicende di questo tipo, infatti già dal 2006, alcuni giornali lo accusavano di reati legati alle molestie sessuali, ma furono sempre ignorati dalla Chiesa, in quanto non ne erano coinvolti dei minorenni.

Dopo le accuse di Luglio però, la Chiesa ha ritenuto opportuno indagare e ha scoperto, processato e condannato le attività sessuali del sacerdote.

In realtà, le prime accuse ad Anatrella furono mosse addirittura nel 1987 dal seminarista omosessuale Daniel Lumarca, che rivoltosi a lui convinto di una possibile “guarigione”, fu sottoposto alla “terapia del corpo”.

Come accennato in precedenza, su tali argomenti questo sacerdote ha scritto dei libri; tra le sue pubblicazioni ricordiamo “Il regno di Narciso e l’omosessualismo” e “La teoria del gender e l’origine dell’omosessualità”, quest’ultimo con tanto di prefazione redatta dal Cardinale Angelo Scola, pubblicati dalle Edizioni San Paolo.

In merito a tale “terapia”, messa in pratica dall’Anatrella è necessario osservare, che questa prevede un rapporto sessuale di masturbazione tra due persone dello stesso sesso, dove lui è uno dei partecipanti, che ne trae inevitabilmente piacere.

Dunque se l’omosessualità fosse, secondo le affermazioni dell’Anatrella una “patologia narcisistica”, ne sarebbe affetto anche lui e secondo la logica, chi è affetto da una disfunzione mentale, non è certo il più indicato nel poterla guarire ad altri.

La “teoria del gender”, sempre secondo l’Anatrella, ovvero la non distinzione dei diversi sessi scatenerebbe confusione mentale originando l’omosessualità, con la conseguente non accettazione della propria sessualità e una sorta di depressione.

Come ormai risaputo, l’omosessualità, non è una disfunzione mentale e la “teoria del gender” è qualcosa di inesistente, se non nei documenti della Chiesa, e privo di ogni fondamento scientifico.

Questo è un comportamento, che vede un rappresentante della Chiesa con la mansione di consultore dei “Consigli Pontifici Vaticani sulla famiglia e sulla salute”, e quindi un tutore dei valori della famiglia, che come vuole una società in via di evoluzione, deve essere intesa come composta da persone di qualsivoglia sesso, scrivere dei libri dove afferma cose, che non hanno niente a che vedere con il concetto di famiglia e di salute.

Quindi, azzardare certe affermazioni in determinate condizioni sociali e riguardanti certi temi delicati come questo, è profondamente ingiusto nei confronti di tutti gli omosessuali e tendenzialmente deleterio, in quanto può alimentare l’omofobia, sentimento discriminante, che dovrebbe sempre di più scomparire.

Nonostante il verdetto di condanna nei suoi confronti, Anatrella continua a dichiararsi innocente, in quanto, come lui stesso sostiene, le accuse sarebbero una vendetta contro le sue posizioni assunte e mantenute da oltre 10 anni sull’omosessualità.

La Chiesa però, a prescindere da come la pensi sull’omosessualità, non lo ha condannato per le sue idee, ma per un suo comportamento, reale e comprovato, molesto e inaccettabile da qualsiasi punto di vista.

Tony Anatrella era anche docente alle libere Facoltà di filosofia e psicologia di Parigi e al Collège des Bernardins; forse la Chiesa, con la sua sentenza, ha capito che non è il caso di lasciare l’istruzione dei giovani nelle mani di un “professore” come questo.

Tony Anatrella
Tony Anatrella
Pasquale Kovacic
Pasquale Kovacichttp://pasqualekovacic.altervista.org/
Giornalista e scrittore, nato a Monza nel 1969. Saggista e studioso di psicologia, parapsicologia e spiritualità, scrive per lo più su tali argomenti oltre che cronaca, attualità, ambiente, società e politica. "L'informazione è un dovere e una responsabilità che grava su chi scrive per tutti. Per questo motivo deve sempre smascherare e contrapporsi alla disinformazione".

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles