Festival del Giornalismo, da Brunori Sas alla satira del Lercio: tutti gli ospiti e il programma di domenica
L’ultimo giorno del Festival prevede 35 eventi suddivisi per tematiche in diverse categorie: panel discussion, incontri, libri, documentari e tanti ospiti
Tantissimi gli ospiti a confronto nell’ultima giornata di IJF18: Ferruccio de Bortoli presidente Longanesi Paolo Flores d'Arcais direttore MicroMega insieme sul palco della Sala dei Notari, alle ore 11, per l’incontro Giornalismo e rivolta. Mezzo secolo dopo il '68.
Alle ore 15 nella Sala dei Notari, parleremo dell’internazionalizzazione delle mafie italiane tracciando la storia e geografia mondiale della 'ndrangheta insieme al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, la videoreporter d'inchiesta del Corriere.it Amalia De Simone e Antonio Nicaso uno dei massimi esperti di 'ndrangheta nel mondo.
A mezzogiorno incontreremo il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo, tra i più amati maestri del noir italiano, a dialogo con Marino Sinibaldi direttore Radio 3, partendo dal suo ultimo libro “L'agente del caos” in uscita per Einaudi ad aprile (Sala dei Notari).
Migrazioni e invasioni, tra satira e fake news sono i temi dell’incontro Lercio vs Giobbe, alle ore 17.30 nella Sala dei Notai. Sul palco, il gioco di battute e improvvisazione tra gli autori di Lercio.it Alfonso Biondi, Vittorio Lattanzi, Andrea Michielotto, Augusto Rasori e il comico, attore e regista, da anni a fianco di Amref Italia, Giobbe Covatta, lascerà spazio anche ad alcuni brevi ted talk di pura realtà - "momenti verità" - con il contributo del giornalista del Tg2 Valerio Cataldi, di David Puente -blogger e debunker- e di operatori di Amref (evento a cura di Amref Health Africa in collaborazione con Lercio).
Per la prima volta al Festival, Roberta Petrelluzzi autrice e conduttrice dal 1988 della trasmissione Un giorno in pretura su RAI 3: 30 anni di cronaca giudiziaria raccontata da un programma cult. Con lei sul palco della Sala dei Notari, alle ore 16, Antonio Sofi RAI 3.