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Chiesa San Gregorio Magno Ascoli Piceno, Vescovo D'Ercole: ''Non è una mostra, è un santuario''

di Redazione Picenotime

venerdì 03 agosto 2018

La recente inaugurazione della mostra “Lavori in corso: opere d’arte dei luoghi del sisma” realizzata dalla Diocesi di Ascoli Piceno presso la chiesa di San Gregorio Magno, ha rappresentato un alto momento di riflessione, sintetizzato nelle parole del Vescovo Mons. Giovanni D’Ercole.

“Questa non è una mostra è un santuario – ha sottolineato Mons. D’Ercole –. I tesori salvati dalla devastazione del sisma rappresentano il patrimonio di spiritualità e di fede delle comunità a cui appartengono; mano a mano che essi saranno restaurati torneranno nei luoghi di origine, segnale di speranza e di ricostruzione del futuro”.

Così come altri soggetti pubblici e privati inseriti nell’Albo d’Onore dei Benefattori, anche la Delegazione Marche-Romagna dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, presieduta dal Nobile Carlo dei conti Cicconi Massi, Cavaliere Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha voluto contribuire fattivamente al progetto facendosi carico del restauro di una pala d’altare del XVII secolo, proveniente dalla distrutta chiesa della SS. Annunziata di Arquata del Tronto.

Già dallo scorso mese di maggio, acquisita l’autorizzazione dalla Soprintendenza regionale, il dipinto, che versava in gravi condizioni, è stato fatto prelevare dal deposito temporaneo delle opere terremotate di Ascoli e trasferito presso un qualificato laboratorio che ne sta curando attualmente il restauro.

Quanto prima, l’opera che rappresenta un San Francesco di Paola di grandi dimensioni ritratto nella sua iconografia più classica con buona fattura, sarà restituita alla Diocesi ascolana.

Si auspica per l’occasione un evento che vedrà la partecipazione delle principali cariche dell’Ordine Costantiniano e della Chiesa ascolana. Inoltre verrà apposta una targa ricordo con i nomi dei cavalieri costantiniani che hanno sostenuto l’iniziativa finanziandone il recupero.

In tal modo, la Delegazione Marche-Romagna ha voluto testimoniare oltre alla valenza socio-culturale legata all’operazione, anche quelle finalità caritatevoli e di sostegno ad iniziative di beneficenza nei confronti della Chiesa Cattolica sancite negli Statuti dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio che si pone tra i più antichi ed illustri sodalizi cavallereschi ancora esistenti, presieduto ad oggi in linea ininterrotta da S.A.R. il Gran Maestro Principe Pedro di Borbone Due-Sicilie ed Orleans.

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