Animali nei circhi, Antoni (M5S): "Consiglieri in fuga per non prendere posizione"
Duro attacco della consigliera comunale pentastellata che nel 2014 ha presentato un ordine del giorno per l'adozione di un regolamento che disciplini l'uso di animali negli spettacoli
Da tre anni cerca di far votare al Consiglio Comunale un ordine del giorno ma ancora non è riuscita nell'intento. E' amareggiata la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Valeria Antoni dopo che la sua richiesta per disciplinare “l’attendamento di circhi, spettacoli itineranti e mostre zoologiche che utilizzano specie animali e/o esotiche”, nella seduta del Consiglio Comunale del 9 novembre scorso, per la mancanza del numero legale per la validità della seduta (erano presenti solo 10 consiglieri comunali su 33), non è stata neppure votata.
“Per la seconda volta da febbraio 2014 - sottolinea Antoni - sto provando a fare passare, senza successo, un ordine del giorno che regolamenti l'attendamento dei circhi in città con particolare riferimento a quelli che utilizzano animali. Presentato quasi tre anni fa il mio ordine del giorno non ha mai visto uno schieramento della maggioranza di governo. Anche nella seduta del 9 ottobre scorso ho visto consiglieri fuggire per non prendere posizione. Eppure a Roma è passata a larga maggioranza la legge di riordino che prevede il progressivo superamento dell'utilizzo degli animali negli spettacoli circensi. Già 50 paesi nel mondo hanno abbandonato la pratica di utilizzare animali nei loro spettacoli. Si pensi solo alle specie esotiche che sono le più sofferenti a queste temperature".
"Peraltro - prosegue ancora la consigliera pentastellata - il dispositivo presentato non ha particolari radicalizzazioni, chiedo semplicemente l'adozione di un regolamento. Mi spiace vedere che si è animalisti solo nella campagna elettorale ma alla prova dei fatti pochi sono rimasti in aula a votare. Mi preme quindi ringraziare i colleghi che non hanno fatto mancare la loro presenza. Una battaglia - conclude la Antoni - che non si fermerà qui”.
