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Cavarzere

“I colpevoli? Tommasi e la sua giunta”

Fusione, Pierfrancesco Munari difende Panfilio dagli attacchi di Sinistra Italiana. Il consigliere della Lega: “Hanno tolto alla città un futuro dignitoso. Maggioranza spaccata”

“I colpevoli? Tommasi e la sua giunta”

Il tema della mancata fusione tra Cavarzere e Cona è ancora al centro del dibattito politico. Dopo gli attacchi rivolti al sindaco di Cona, Alberto Panfilio, da parte del circolo di Sinistra italiana di Cavarzere e Cona, interviene il consigliere di minoranza Pierfrancesco Munari.

Il capogruppo della Lega Nord di Cavarzere, infatti, spiega: “Penso che il sindaco di Cona abbia sempre espresso la propria volontà di procedere nel percorso della fusione in tutte le sedi opportune, e non ha mai dato un veto. Perciò non capisco questi attacchi da parte di Sinistra Italiana, la stessa che sostiene questa giunta, che al contrario ha sempre dato parere negativo alla fusione”.

Munari incalza: “Ora sembra quasi che siamo noi, come minoranza, i colpevoli del fatto che questa fusione non si è potuta fare, perché durante il consiglio comunale che prevedeva come ordine del giorno due punti sulla fusione tra Cavarzere e Cona, uno proposto da noi e l’altro proposto dalla maggioranza, abbiamo deciso di lasciare la sala consiliare al momento di votare per la loro proposta”. Munari, poi, sottolinea: “Ma quello che sorprende è che loro, grazie proprio ai consiglieri assenti di Sinistra Italiana, non sono riusciti ad auto approvare la propria proposta, segno della spaccatura di una maggioranza che non si capisce perché continui a rimanere in piedi. La stessa Sinistra Italiana sembra che abbia due facce: da una parte Nadio Grillo che da fuori dice una cosa, e dall’altra i consiglieri comunali che ne fanno un’altra”.

E precisa: “Rimango esterrefatto da questa mancanza di coscienza, dove alla fine si cerca un colpevole che c’è già, ed è il sindaco Henri Tommasi e tutta la sua giunta, che hanno privato i cittadini di Cavarzere di un futuro dignitoso, che poteva essere sicuramente più roseo di quello che invece è destinato ad avere. Continuiamo ad avere strade distrutte e servizi insufficienti, oltre a un’area commerciale che si sta spegnendo piano piano e che nessuno vuole ravvivare”.

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