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Il caso

Invalidi e malati, italiani, rischiano di finire in strada

L'appello di CasaPound, alla quale la coppia si è rivolta, che chiede un incontro urgente al Commissario

Invalidi e malati, italiani, rischiano di finire in strada

"Siamo stati contattati da una famiglia italiana che vive in condizioni di estremo disagio e povertà. Una famiglia non residente nella nostra città ma che da oltre un anno è nel nostro territorio per motivi lavorativi e di salute. La coppia è formata da marito e moglie entrambi con gravi e accertate patologie mediche. La signora ha un invalidità accertata dell 80% alla quale si sono aggiunte nuove complicazioni quali un insufficienza renale bilaterale e un embolia polmonare. La signora da poco operata allo stomaco è farmaco resistente e trattata con morfina. Il marito sta curando una forma di epilessia dalla nascita. La coppia attualmente è sistemata in un Bed and Breakfast a Pincara ma dovranno lasciarlo al più presto visto i costi insostenibili e saranno in mezzo ad una strada. La famiglia dispone di un entrata mensile di qualche centinaio di euro e l'uomo da qualche giorno ha trovato un impiego tramite un agenzia di lavoro somministrato". A raccontare la vicenda CasaPound Rovigo alla quale i due coniugi si sono rivolti.

"I coniugi disperati si sono rivolti a noi sentendosi completamente abbandonati dalle istituzioni, loro cittadini italiani. Non chiedono elemosina chiedono solamente di recuperare dignità e di avere una casa e un riparo pagandosi un affitto. Lo scoglio insormontabile è rappresentato dalle mensilità anticipate e l'affitto corrente, spese che al momento non sono in grado di sostenere. Per questo come CasaPound chiediamo un incontro urgente con il commissario prefettizio e al presidente di Ater al fine di trovare una soluzione a questa situazione insostenibile. Sappiamo che Ater dispone di alcuni appartamenti in libero mercato che potrebbero essere affittati a questa famiglia con un regolare contratto e magari prevedendo il pagamento delle mensilità anticipate nell'arco del biennio. Nessuna famiglia italiana può essere abbandonata e lasciata indietro. Ovviamente la famiglia ci ha fornito prova documentale della situazione medica".

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