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Porto Viro

Allarme degrado, il sindaco rassicura

I 26 residenti di un condominio di via Argine Po lamentano problemi di igiene e decoro

Allarme degrado, il sindaco rassicura

Una nota a firma dei residenti di un condominio di via Argine Po, a Porto Viro, denuncia “degrado, sporcizia, schiamazzi e sospetti di prostituzione” in zona.Un gruppo di ventisei cittadini residenti in periferia - si legge nel comunicato - denuncia pubblicamente una situazione che si è fatta ormai insostenibile. Degrado, sporcizia, schiamazzi notturni e sospetti di prostituzione sono solo alcuni degli episodi a cui gli inquilini di un piccolo caseggiato di via Argine Po sono stati costretti a sopportare. Almeno fino a poco tempo fa”.

E precisano: “Sono stati dati alloggi in affitto a gente incivile, trenta Rom dal 2015, a causa dei quali siamo continuamente a disagio. L’allora Ulss 19, con un’ordinanza del 29 ottobre 2015, ha constatato che i locali affittati non sono a norma, però sono stati allocati lo stesso. E gli inquilini abusivi hanno recato danni alle auto, ai contatori e creato disagio per i ragazzi. Ora i Rom non ci sono più però abbiamo il timore che questi possano tornare”. Non solo, i residenti “lamentano problemi di igiene e decoro, dato che gli attuali inquilini sono soliti accatastare mucchi di immondizia davanti alla casa, che nessuno va a raccogliere , che stanno causando un proliferare di topi”.

E ancora: “I cittadini disperati sono tornati alla carica con un documento indirizzato all’ufficio igiene dell’Ulss 5, il 18 giugno scorso, nel quale hanno scritto che vengano verificate se le condizioni abitative siano conformi alle norme igieniche”. Per questo chiedono interventi: “ C’è un rimpallo di responsabilità tra le autorità competenti, compresa l’amministrazione – dichiarano – che pur essendo venuta a vedere la situazione, non ha risolto il problema. Più di una volta siamo andati dalla sindaca, senza successo. Vorremmo capire come mai si continua ad affittare, e vorremmo capire se i locali rimasti sono o non sono a norma. Sappiamo che c’è un appartamento senza contatore dell’acqua, appartamenti inagibili e appartamenti abitati senza servizi sanitari, e altri in cui non sappiamo quanta gente risieda. Quindi chiediamo all’amministrazione di vigilare”. E ancora: “La situazione non è più tollerabile e ha creato problemi di ansia, agitazione, tachicardia che riguardano tutta la palazzina. Non è perché abitiamo distanti dal centro – concludono – che dobbiamo essere ignorati. Ci sentiamo abbandonati. Non c’è rispetto nei confronti delle norme vigenti”.

Chiedendo spiegazioni in Comune però, il racconto della situazione sembra diverso. A parlare, infatti, è il primo cittadino Maura Veronese: “Sono stata informata di questa lettera inviata alla stampa, ma al Comune non è pervenuto assolutamente nulla. Mi sono subito informata e ho capito quale è il condominio che denuncia una situazione che in ogni caso a noi non risulta. E’ bene sottolineare che c’era stato un proprietario di un appartamento che aveva affittato a stranieri, e che a seguito di controlli io stessa ho firmato un’ordinanza di sgombero di quell’abitazione a causa di sovraffollamento, a maggio di quest’anno”. E conclude: “Ho incontrato persone che abitano in quel condominio qualche giorno fa, e nessuna ha fatto cenno dei problemi sollevati nella lettera. Sembra strano che poi, tutto a un tratto, sia inviata una nota alla stampa”.

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