8. Parco di Tor Fiscale: Inula viscosa. Dittrichia viscosa. (ASTERACEE)

"Al centro degli origani odorosi, l’enula gialla: senza profumi. Pianta perenne, colonizza le macchie, la si scova sotto gli olivi. Essenziale e dritta, nasce anche tra i ruderi, nei terreni secchi d’argilla, vive di poca terra dal Portogallo alla Palestina, alle Isole Canarie. Miriadi di pellegrini, di santi ed eremiti di strada l’hanno certamente incontrata. Spesso evitandola, le foglie vischiose dall’odore pungente si attaccano alle vesti. Nessuno –a quanto ci risulta- mai ne fece argomento di un canto, di un pensiero speciale. Tanto la si trova, quanto sempre dimenticata. È forse simbolo di una tenacia impareggiabile, resistente alle dune. Quando ogni verde cede alla calura, svetta nella sua provocante vitalità solare”

(D.Demetro; Filosofia del camminare)

L’Inula è una specie tipicamente eliofila e ruderale, perciò si ritrova facilmente nelle aree marginali (incolti, ruderi, lungo le strade, rupi e scarpate). Per la sua rusticità e capacità di adattamento è in grado di colonizzare anche terreni poveri e siccitosi, pietrosi. Resiste bene allo sfalcio, ricacciando vigorosamente. In aggiunta, per la vischiosità delle foglie e l'aroma resinoso è rifiutata dal bestiame. Può diventare, dunque, invasiva, comportandosi come infestante nei pascoli degradati e nei filari delle piantagioni arboree (vigneti, oliveti, frutteti), mentre rifugge dai seminativi regolarmente lavorati su tutta la superficie.

L'Inula è una pianta mellifera abbondantemente bottinata dalle api, soprattutto per l'abbondante produzione di polline e per la lunga fioritura. Questa pianta contribuisce pertanto alla produzione nella tarda estate e in autunno di miele millefiori e, in zone di forte diffusione, miele monoflora.

Epoca di fioritura: da luglio a settembre.

Dove trovarla: In questo periodo dell'anno per scoprire l'Inula è sufficiente guardare su un ciglio stradale. All'interno del Parco di Tor Fiscale, comunque, prima di prendere la discesa che collega il Parco con quello degli Acquedotti, ce n'è un magnifico cespuglio.