IL TRASLOCO
Linate dirottata a Malpensa
Restyling al Forlanini: per tre mesi l’anno prossimo spostamento dei voli in Brughiera
Tra un anno esatto Linate per tre mesi si trasferisce a Malpensa.
C’è una data per l’atteso trasloco, legato alla necessità di procedere ai lavori di rifacimento delle piste del city airport milanese: 27 luglio 2019.
I vertici della società che gestisce i due scali l’ha comunicata in via ufficiosa nel corso del vertice di lunedì scorso, 23 luglio, con la delegazione di Regione Lombardia guidata dal governatore Attilio Fontana. I
l periodo ipotizzato per il “fermo” dell’aeroporto di Linate sarebbe dunque quello tra il 27 luglio e il 27 ottobre, giusto in tempo per riconsegnare lo scalo metropolitano pronto per la stagione invernale 2019.
L’ufficializzazione della data dovrebbe essere resa pubblica nel mese di settembre, anche perché annunciarlo ora “urbi et orbi” rischierebbe di creare smarrimento tra i viaggiatori, che avrebbero potuto confondersi tra il 2018 e il 2019.
Si tratta comunque di una circostanza ampiamente prevista: Sea l’aveva annunciata più di un anno fa, quando era stato presentato il piano di restyling del “Forlanini”, che comprende oltre ai lavori già completati sulla facciata e a quelli in corso all’interno dello scalo, anche il completo rifacimento dei 2440 metri di pista, che avrebbe comportato tre mesi di stop.
Inevitabile la chiusura dell’aeroporto nel periodo del cantiere, che costringerà Sea a “delocalizzare” provvisoriamente tutto il traffico aereo di Linate in brughiera. Come già sperimentato, anche se in quel caso soltanto per tre settimane, nel 2014, quando i lavori di manutenzione della pista di Orio al Serio portò al trasferimento di tutti i voli a Malpensa. Allora la risposta dell’aeroporto e la gestione dell’operazione da parte di Sea fu molto efficace, e per certi versi quella situazione portò bene a Malpensa, che da allora ha ripreso davvero a decollare.
Stavolta di che numeri si parla? Facendo un raffronto con le statistiche Assaeroporti del 2017, nel periodo tra fine luglio e fine ottobre Linate ha registrato circa 30mila movimenti, per oltre 2,4 milioni di passeggeri.
Nello stesso periodo Malpensa aveva contato circa 50mila movimenti, per 6,4 milioni di passeggeri trasportati.
Plausibile pensare che nel mese di agosto del prossimo anno sopra i cieli della brughiera si potrebbe sfondare il record dei tre milioni di passeggeri.
Da settembre entreranno nel vivo le riunioni operative per pianificare al meglio la gestione della straordinarietà, che metterà a dura prova anche le infrastrutture di Malpensa che già oggi creano qualche problematicità nei periodi di maggior afflusso di passeggeri, come ad esempio parcheggi, area 10 minuti, viabilità di accesso allo scalo, code ai varchi doganali (ma i voli extra Schengen da Linate sono molto limitati) e ai controlli di sicurezza.
Ma se l’incremento dei movimenti preoccupa le popolazioni dell’intorno aeroportuale per il rumore, oltre a rappresentare un test in vista della futura crescita di Malpensa, il maggiore cruccio di Sea riguarda l’efficacia dell’accessibilità allo scalo per chi arriva da Linate.
Sullo snobismo dei milanesi nei confronti dell’aeroporto disperso nelle nebbie della brughiera varesina c’è già un’ampia letteratura dai tempi in cui la metropoli difese a spada tratta il proprio aeroporto “sotto casa” dai tentativi di forzare lo spostamento delle rotte sulla nuova “grande Malpensa”.
Ma già qualche mese fa il presidente di Sea Pietro Modiano aveva chiesto che si arrivasse alla provvisoria “serrata” di Linate avendo già attivato un servizio di trasporto ferroviario modellato su quello di Fiumicino, con una frequenza di una corsa ogni quarto d’ora dalla stessa stazione (a maggio il numero uno del gestore aeroportuale era sembrato aperto a qualsiasi soluzione tra Cadorna e Centrale, mentre lunedì al tavolo con Regione ha ribadito la propria decisa predilezione per la stazione dell’alta velocità), tale da permettere al viaggiatore di attendere agevolmente la corsa successiva nel caso in cui perda il treno.
Curiosità: con il trasferimento dei voli, anche se per soli tre mesi, Malpensa tornerà ad essere di fatto hub Alitalia.
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