Sudafrica
Anche Sudafrica scricchiola,Pil II trim -0,7%: recessione tecnica
Dopo la Turchia e l'Argentina un nuovo allarme su Paesi emergenti
Roma, 4 set. (askanews) - Dopo la Turchia e l'Argentina ora tocca al Sud Africa aggiungersi alla lista di grandi economie emergenti che fanno temere l'insorgere di turbolenze sulla crescita globale. Il Paese è caduto in recessione tecnica nel primo semestre e si tratta del primo episodio dalla crisi globale del 2009-2009. Secondo quanto riferito dalla StatsSa, l'agenzia di statistica del gigante subsahariano, nel secondo trimestre il Pil ha accusato una contrazione dello 0,7 per cento, dopo aver già segnato un calo del 2,7 per cento nei primi tre mesi dell'anno.
Due trimestri consecutivi di calo del Pil vengono considerati recessione tecnica (la recessione piena riguarda il dato di un intero anno). Secondo l'ente di statistica il calo è stato determinato da flessioni dell'attività su agricoltura, trasporti. Commercio, spese della Pa e industria.
Il dato ha innescato una brusca svalutazione della moneta nazionale, il rand, che ha ceduto il 2 per cento sul dollaro. Nel pomeriggio il biglietto verde si attesta a 15,2204 rand, a fronte di quota 14,85 cui fluttuava prima dei dati macroeconomici.
Questa vicenda, con annesso scossone valutario, segue casi anche più eclatanti in Argentina, dove la crisi economica ha costretto la Banca centrale a portare i tassi di interesse al 60 per cento e il governo a varare un duro pacchetto di austerità. E in Turchia, dove dopo la recente rielezione il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan ha rapidamente abbandonato le velleità espansionistiche di politica monetaria e si è dovuto rassegnare a che la Banca centrale proceda a forti aumenti dei tassi per contenere l'inflazione galoppante. In entrambi i casi le difficoltà dei Paesi si sono accompagnate a pesanti svalutazioni. Il Brasile per parte sua è da poco emerso da una pesante recessione e resta ingrovigliato in un quadro di incertezza politica.
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