Cina
Cina, violentata e uccisa in un car sharing, la società si scusa
E' il secondo delitto di questo genere in 4 mesi per colosso Didi
Pechino, 29 ago. (askanews) - Il colosso cinese del car sharing Didi Chuxing si è scusato per una serie di omissioni che hanno portato allo stupro e all'omicidio di una cliente del servizio la scorsa settimana, il secondo delitto di questo tipo quest'anno. La società è finita sotto accusa, anche da parte del ministero dei Trasporti di Pechino, per le omissioni sulla sicurezza dopo che una passeggera ventenne è stata violentata e uccisa dal suo autista venerdì nella città orientale di Wenzhou. Un episodio analogo era accaduto a maggio.
Il fondatore Cheng Wei e il presidente Jean Liu si sono scusati per le loro "ignoranza e orgoglio" in un comunicato emotivo, promettendo un ripensamento del servizio per garantire la sicurezza dei clienti. "In tutta l'azienda cominciamo a chiederci se stiamo facendo la cosa giusta; o addirittura se abbiamo i valori giusti" si legge nella nota. "Ci sono molti dubbi, un grande senso di colpa e ci stiamo interrogando".
La società in precedenza aveva assunto la colpa per non essere intervenuta su una lamentela relativa allo stesso guidatore da parte di un'altra passeggera, che aveva riferito che l'aveva condotta in un luogo isolato e l'aveva seguita in auto quando aveva lasciato il veicolo. In risposta alle violente critiche esplose dopo l'omicidio, Didi ha annunciato la sospensione del servizio Hitch, che raggruppa i pendolari che viaggiano verso la stessa destinazione.
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