Promesse elettorali
Elezioni, flat tax di Salvini costa 38 mld. Brindano partite Iva
Gettito Irpef scenderebbe da 155,1 a 106,8 miliardi di euro
Roma, 9 gen. (askanews) - La flat tax al 15% proposta dal leader della Lega Nord Matteo Salvini per i soggetti Irpef costerebbe circa 38 miliardi di euro e avvantaggerebbe soprattutto i lavoratori autonomi con partite Iva. E' quanto emerge applicando la proposta ai dati sulle dichiarazioni 2016 pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia, gli ultimi disponibili.
La proposta della Lega punta alla semplicità e prevede un'aliquota unica per i soggetti Irpef del 15% con una deduzione di 3mila euro per ogni componente del nucleo familiare che sostituirebbe tutte le attuali deduzioni e detrazioni. Prevista anche una "clausola di salvaguardia" che consente di mantenere la tassazione attuale per i redditi più bassi, se ritenuta più conveniente.
Il meccanismo, che per ora non prevede una proposta per le imprese, consentirebbe a tutti i contribuenti di calcolarsi l'imposta da soli e implica l'abolizione del sostituto d'imposta.
E sono proprio la semplificazione ed il forte abbattimento delle aliquote i mezzi attraverso i quali la flat tax, secondo la Lega, porterebbe ad un aumento della fedeltà fiscale e della capacità di spesa che compenserebbero gli ammanchi di gettito.
Ma vediamo, al di là degli effetti macroeconomici indotti, quale sarebbe il primo impatto della proposta sulle entrate tributarie.
Complessivamente secondo i dati del Mef i contribuenti Irpef sono 40,7 milioni con un reddito complessivo di 832,9 miliardi di euro (20.690 euro procapite in media). Il reddito imponibile complessivo è di 790,1 miliardi e, dopo detrazioni per 66 miliardi, l'imposta netta si attesta a 155,1 miliardi.
Con il sistema proposto da Salvini a fronte di un reddito complessivo di 832,9 miliardi l'imponibile sarebbe di 712 miliardi di euro (dopo la deduzione di 3mila euro a pesona) e l'imposta netta complessiva scenderebbe a 106,8 miliardi di euro.
Verrebbe a mancare quindi un gettito Irpef di 48,3 miliardi di euro. Ipotizzando che tutto il risparmio fiscale finisca in consumi, lo Stato incasserebbe circa 10 miliardi di euro di Iva in più ed il fabbisogno fiscale scenderebbe, appunto, a circa 38 miliardi.
Scorporando la proposta della Lega Nord per i diversi tipi di contribuenti Irpef emerge che i più avvantaggiati dalla flat tax al 15% sarebbero i 655mila lavoratori autonomi con partita Iva che oggi pagano in media un'aliquota Irpef del 30% mentre cambierebbe poco per i 13,8 milioni di pensionati che oggi pagano in media il 17,4%.
Sensibile la riduzione per i 20,01 milioni di lavoratori dipendenti che pagano un'aliquota Irpef media del 19,1% e per gli 1,5 milioni di imprenditori che oggi versano in media il 21,5%.
In termini assoluti la proposta di Salvini comporta la riduzione più forte per i dipendenti (-27,5 mld di Irpef) seguiti da pensionati (-11,25 miliardi), autonomi con partite Iva (-3,99 miliardi) e imprenditori (-1,43 miliardi). Per le altre categorie (circa 4 milioni di contribuenti che denunciano redditi Irpef solo da affitti, rendite ed altre voci) la riduzione complessiva è di circa 4 miliardi.
© Riproduzione Riservata