India
India, acque calano dopo alluvione in Kerala, oltre 400 i morti
Priorità ora è evitare epidemie
Kochi, India, 20 ago. (askanews) - Con il calo delle acque alluvionali l'esercito e i soccorritori devono ora affrontare il terribile compito di cercare i cadaveri delle vittime del peggiore monsone degli ultimi cento anni nello stato indiano del Kerala, mentre il bilancio sale a oltre 400 morti. Ci sono quasi 750mila persone sfollate nei campi profughi dello stato meridionale dell'India, noto per le spiagge bianche e per le verdi colline, e si temono epidemie. Dopo una settimana di diluvio, oggi le piogge sono meno forti e il livello dell'acqua ha cominciato a scendere in molte zone.
Gli elicotteri e le imbarcazioni dell'esercito hanno intensificato le missioni alla ricerca di sopravvissuti intrappolati e per la distribuzione di cibo e acqua nei villaggi isolati. Le autorità hanno reso noto che 22mial persone sono state soccorse ieri. Sono stati rinvenuti anche 30 cadaveri, che portano il conto delle vittime a oltre 200 dall'inizio dell'ultima ondata di piogge torrenziali l'8 agosto e a oltre 400 dall'inizio del monsone a giugno. Il capo del governo del Kerala Pinarayi Vijayan ha detto che la priorità ora è fornire acqua potabile e ripristinare l'energia elettrica nello stato dove vivono 33 milioni di persone. "Il numero totale di persone che hanno trovato rifugio nei 5.645 campi è salito a 724.649" ha detto Vijayan.
(fonte Afp)
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