LAGO MALATO
“Caccia” alle fogne inquinanti
Un ordine del giorno impegna la Regione a stanziare i fondi per individuare gli impianti non a norma, primo passo verso il risanamento del bacino
Qualcosa si muove nelle acque ferme (e inquinate) del Lago di Varese. La Regione Lombardia, presieduta dal varesino Attilio Fontana, ha infatti detto sì allo stanziamento di fondi per un intervento indispensabile verso il risanamento dello specchio lacustre, 15 chilometri quadrati che lo rendono il dodicesimo lago italiano per superficie. L’attività non sarà semplice e non sarà rapida, ma l’idea di mappare tutti gli scarichi abusivi e quelli non depurati che si riversano nel bacino lacustre, rappresenta l’ abc di un intervento serio e programmato verso il risanamento. Anzi, un passo prima, a dire il vero. Verso lo stop alla causa principale dell’inquinamento, rappresentata appunto dalle fogne non controllate.
La giunta regionale si è dunque impegnata a trovare fondi per due interventi. Il primo: svolgere una campagna di analisi e rilevamenti, per avere una fotografia precisa dello stato di salute delle acque e dell’intero ecosistema. Il secondo: una mappatura attenta di tutti gli scarichi non autorizzati o non depurati a dovere.
Dunque l’attenzione si è riaccesa sul Lago di Varese e sulle iniziative che si possono portare avanti tra i vari enti, anche grazie alla collaborazione con l’associazione dei comuni rivieraschi presieduta da Cristina Galimberti, sindaco di Buguggiate.
L’ordine del giorno che ha trovato un grande fronte comune, in Regione, per impegnare la giunta in un passo in più verso l’individuazione della cura giusta, è stato varato dal consiglio regionale e proposto dal Movimento 5 Stelle con primo firmatario Roberto Cenci (abitante nel territorio e studioso e profondo conoscitore del lago). Inoltre il consigliere Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Sanità, nei giorni scorsi ha promosso, con il collega all’Ambiente, un convegno proprio sul risanamento del Lago, durante il quale l’assessore al Territorio Pietro Foroni si è impegnato per il coordinamento di una cabina di regia per ridare dignità al lago.
Nel documento pentastellato, che è un ordine del giorno all’assestamento di bilancio, si ricorda che “qualunque azione di riqualificazione del Lago di Varese, con risoluzione del problema dell’inquinamento delle acque, non può essere progettata e pianificata senza un’adeguata campagna di analisi e rilevamenti, che fotografi l’attuale situazione con la massima precisione”, andando ad individuare le cause dell’inquinamento. In che modo? Facendo una «ricognizione degli scarichi abusivi, che andranno chiusi o depurati, e valutando l’efficacia degli impianti di depurazione presenti».
© Riproduzione Riservata