SICUREZZA
«Qui ci vuole l’Esercito»
Droga e prostituzione: il Comune “chiama” i soldati al Parco Pineta
A mali estremi, estremi rimedi. Anche quando i “rimedi” sono destinati a suscitare un’accesa discussione. La questione è nata nei giorni scorsi quando si è svolta, nella sede del Parco Pineta a Castelnuovo Bozzente, l’assemblea che ha approvato il bilancio dell’ente.
Un ente, va ricordato, nel quale sono coinvolti 15 Comuni che gravitano attorno all’area verde, due amministrazioni provinciali ed inoltre la Regione, essendo la Pineta un parco su cui Palazzo Lombardia ha competenza.
Tante le note positive ma anche problemi, tra cui lo spaccio e la prostituzione. A rappresentare il Comune c’era l’assessore Vito Pipolo che, sul tema della sicurezza, non ha scorciatoie: «Chiedere l’intervento dell’Esercito». «
Fermo restando che non possiamo mai ringraziare abbastanza i nostri carabinieri della Tenenza e in generale le forze dell’ordine, crediamo che una sperimentazione di sei mesi con la presenza dell’esercito a presidiare il Parco penso possa essere un efficace deterrente».
È una provocazione?
«No, non possiamo permetterci che un luogo di pregio e di prestigio qual è il Parco della Pineta non possa essere fruibile dalle famiglie». Certo, si tratta di una proposta molto forte, che andrà incontro a polemiche. «Forte o no, quella è una zona che deve essere restituita ai cittadini e voglio vedere chi non è d’accordo».
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