Un grosso equivoco, nato da un rappresentante del caseificio Sassano (a sua volta indagato) che lavora nel Lazio e che avrebbe tirato in ballo l’amministratore unico della società, che era all’oscuro di tutta la vicenda. Questa la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Mariano Prencipe, legale di Franco Sassano ascoltato ieri mattina per più di un’ora dal gip delegato Libera Maria Rosaria Rinaldi.
L’imprenditore di Vinchiaturo, rinchiuso da 4 giorni nel carcere di via Cavour e accusato di riciclaggio nell’ambito dell’operazione ‘Jolly’ coordinata dalla Dda di Roma, ha riposto alle domande del giudice rigettando tutte le accuse.
«Non posso dire nulla di quanto accaduto in sede di interrogatorio di garanzia questa mattina (ieri, nrd) – il commento dell’avvocato Prencipe – anche perché ci sono molti aspetti tecnici che dobbiamo ancora valutare. L’unico elemento che mi preme ribadire è la totale estraneità del mio assistito alla vicenda. Si tratta di un imprenditore a capo di un’azienda che fattura quasi 30 milioni di euro l’anno. È dunque impensabile che abbia riciclato un milione di euro, come gli viene contestato dalla Procura».
Al caso di Sassano, oltre all’avvocato Prencipe, sta già lavorando anche il professor Franco Coppi, noto penalista italiano che ha rappresentato e fatto assolvere- solo per citarne alcuni – Giulio Andreotti dall’accusa di associazione mafiosa e Silvio Berlusconi da quella di prostituzione e minorili e concussione nel caso Ruby.
«Siamo pronti a presentare una memoria difensiva direttamente alla Procura di Roma – ha aggiunto Mariano Prencipe – e poi chiederemo un interrogatorio con il procuratore per chiarire tutti gli aspetti della vicenda». I legali stanno valutando la possibilità anche di chiedere il riesame sempre a Roma.
L’altro imprenditore molisano coinvolto nell’inchiesta, Carlo Scinocca, attualmente ristretto ai domiciliari, verrà ascoltato lunedì.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.