Il Coordinamento per la Democrazia costituzionale ha indetto per martedì 24 ottobre una manifestazione che si terrà di fronte al Senato per protestare contro il Rosatellum 2.0, la legge elettorale approvata dalla Camera dei deputati con il voto di fiducia posto dal Governo Gentiloni, perché – spiegano gli organizzatori – «toglie ai cittadini il diritto di scegliere i loro parlamentari e contraddice il principio costituzionale del voto libero ed uguale, compiendo per di più un’inaccettabile imposizione contro l’articolo 72 della Costituzione».
A pochi mesi della fine della legislatura anche il Consiglio regionale cerca di cambiare le regole del gioco. Ma anche in questo caso la strada non è in discesa. Il fronte politico isernino si è ingrossato: non solo le forze di opposizione, ma anche il Pd è contrario al collegio unico che minerebbe la rappresentatività del territorio a Palazzo D’Aimmo. Il presidente Cotugno – che della provincia di Isernia al momento e uno dei maggiori esponenti – ha una mission da compiere: portare in maggioranza l’istanza ‘bipartisan’ di quest’area che nel 2013 ha eletto ‘solo’ due consiglieri.
In settimana l’arrivo dei big potrebbe ritardare ulteriormente la discussione e la presentazione del testo di legge che Frattura e i suoi 11 consiglieri hanno concordato. Giovedì infatti arriva di nuovo l’ex premier. Dopo la tappa di Termoli, dove l’accoglienza per il segretario del Pd non è stata delle più calorose, e la visita nell’azienda vinicola di Campomarino, Matteo Renzi sarà in provincia di Isernia. Nello stesso giorno a Campobasso invece la platea dell’altro centrosinistra, quello che si dichiara alternativo a Frattura e Fanelli, ascolterà Massimo D’Alema, primo ospite della tre giorni organizzata dal Movimento Democratico e Progressista di Danilo Leva. L’eterna lotta tra i due, spesso a colpi di insulti, potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo proprio in Molise. L’ultimo duello verbale a distanza tra il segretario del Pd e l’ex segretario dei Ds risale al 18 ottobre.
«Credo che D’Alema starà con la sinistra radicale, avendo detto cose molto pesanti contro il Pd e contro di me e quindi penso che lui starà con una sinistra diversa dal centro-sinistra che vogliamo costruire». Così Matteo Renzi intervenendo nel corso del programma di Radio 1 Zapping.
A fine settembre il lider maximo aveva attaccato l’ex sindaco di Firenze sul Corsera dichiarando che «sarebbe disastroso allearsi ora col Pd» ma soprattutto che «finché vivrò, Renzi non potrà mai stare tranquillo. È totalmente estraneo alla sinistra».
Poco meno di un mese prima D’Alema aveva dato dell’idiota al segretario a proposito delle regionali in Sicilia: «Chi dice che la Sicilia è un fatto locale è un idiota» aveva detto ‘baffino’ con un chiaro riferimento a Renzi che negava come il voto regionale fosse un test per il Pd.
In Molise i due continueranno a insultarsi?

ppm

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