Fb oscura Anpi Brescia, appello per ripristino

Martedì e mercoledì il profilo social dell'associazione dei partigiani non è raggiungibile. E chiedono di scrivere in tanti per chiedere di riabilitarlo.

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    (red.) Nella giornata di martedì 24 luglio e poi rivisto anche mercoledì 25 all’alba, la pagina Facebook dell’Anpi di Brescia è stata oscurata. “Dopo quella dei ‘Sentinelli di Milano’ e dell’Osservatorio Democratico Sulle Nuove Destre, è stato il turno della nostra pagina – si legge in una nota dell’associazione dei partigiani.- Cosa è successo? L’amministratore della pagina ha ricevuto una prima notifica contenente soltanto due fotografie, senza il testo del post al quale erano allegate, con l’avviso che tali foto non rispettano gli ‘standard della community’. Nella notifica di martedì la prima delle due foto ritrae Roberto Fiore (con un poster con una croce celtica sul muro alle sue spalle) e un’altra un fotogramma (tratto da YouTube) di un concerto nazi-rock.

    Questa mattina, mercoledì presto, sono arrivate nuove notifiche con quattro nuove foto in alcuni casi accompagnate dal testo del nostro post originale, e una nuova sospensione. Come si può vedere, Facebook fornisce pochissime informazioni e non rende semplice all’amministratore della pagina il compito di capire cosa esattamente debba fare per rispettare gli standard. Come sottolineato da vari commentatori negli articoli che nelle ultime 24 ore giornali e siti Web hanno dedicato alla vicenda, sembra di poter dire che l’appiglio che stanno utilizzando gli utenti che segnalano la pagina sia la presenza di simboli o personaggi storici legati alla sfera fascista e nazista.

    Pare che un certo numero di segnalazioni, concentrate in un breve lasso di tempo su un determinato post (o diversi post) faccia scattare immediatamente il blocco temporaneo. Questo blocco può essere quindi esteso e, se Facebook non riceve un buon numero di segnalazioni che chiedono lo sblocco della pagina, diventare definitivo. Queste segnalazioni non sono ovviamente mosse da sincero fastidio per lo sfoggio di figure e simboli fascisti, ma sono del tutto strumentali e fatte per colpire quelle pagine che il fascismo combattono con armi democratiche. È necessario e urgente – termina la nota – protestare contro questa decisione scrivendo a Facebook via mail ad abuse@facebook.com“.

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