Mercoledì 1 Maggio 2024

Pensioni, il governo ai sindacati: "Cambiamo il calcolo della speranza di vita"

La proposta al tavolo coi sindacati che aprono. Il meccanismo dovrebbe basarsi sulla media di un bennio, calcolando così anche eventuali cali dell'aspettativa di vita

Una sede dell'Inps (Ansa)

Una sede dell'Inps (Ansa)

Roma, 9 novembre 2017 - Arriva la proposta del governo sulle pensioni e sull'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019. La novità emerge dal tavolo tecnico tra esecutivo e sindacati, chiamato a mediare dopo che l'Istat ha certificato l'aumento dell'aspettativa di vita, innescando automaticamente quello dell'età di uscita dal lavoro secondo la legge Fornero. Ebbene, il governo punta a un nuovo meccanismo di calcolo dell'aspettativa di vita stessa, a cui agganciare l'età in cui andare in pensione, che parta dal 2021 (considerando gli anni 2018-2019 rispetto al biennio precedente) e si basi sulla media di un biennio, confrontata con il biennio precedente, da cui ricavare lo scostamento. In questo modo sarebbero computati anche eventuali cali della speranza di vita. 

COME FUNZIONA - Se dal confronto di un biennio con quello precedente, dovesse emergere un calo della speranza di vita, questo - a differenza dell'incremento - verrebbe assorbito nel biennio successivo a quello in considerazione, che a quel punto resterebbe fermo, senza cioè che l'età pensionabile aumenti.

In pratica, dal 2021 l'aspettativa di vita verrebbe calcolata considerando la media del biennio 2018-2019 confrontata con la media del biennio precedente; l'eventuale aumento sarebbe portato sul biennio 2021-2022. Nel caso invece di 'risultato' negativo - ovvero di speranza di vita in calo -  questo sarebbe 'scalato' nella verifica per il biennio successivo (2023-2024). Dunque, anche in caso di riduzione dell'aspettativa di vita non ci sarebbe mai un calo dell'età pensionabile, ma solo uno stop. L'adeguamento dell'età di pensionamento alla speranza di vita continuerebbe a scattare ogni due anni. 

I SINDACATI - Per i sindacati restano "distanze" nel confronto sulla previdenza. Tuttavia, proprio sul nuovo meccanismo di calcolo della speranza di vita arrivano aperture, nonostante i sindacati chiedano un'ulteriore ampliamento del periodo su cui calcolare la media. Le sigle ribadiscono invece il loro no alla proposta sulle categorie da escludere dall'incremento dell'età pensionabile nel 2019, una ipotesi - spiega il segretario della Cisl Gigi Petteni che "non va bene e va corretta". "Vogliamo cose esigibili e non finte - ha detto riferendosi ai requisiti per l'accesso alla pensione a 66 anni e sette mesi per queste categorie - un'intesa è possibile se veniamo ascoltati".

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