Immigrati, salta l’accoglienza alla Besanza

Immigrati, salta l’accoglienza alla Besanza
Le strutture abitative quando arrivarono alla Besanza

Il Tar di Genova ha accolto il ricorso firmato da 163 residenti e operatori di Cavi annullando gli atti del Comune di Lavagna che collocavano container nel centro sportivo. De Paoli all’attacco dei commissari.

Niente migranti alla Besanza, il centro sportivo sopra Cavi Borgo individuato dall’amministrazione commissariale di Lavagna come sede dei container – moduli abitativi per l’accoglienza. Dopo la sospensiva dell’anno scorso, adesso il Tar ha accolto parzialmente il ricorso che era stato presentato da 138 tra residenti e titolari di imprese di Cavi e della Besanza, annullando gli atti con cui il Comune aveva dato all’area la destinazione di accoglienza. In particolare “Il titolo per installare i manufatti”, secondo i giudici amministrativi, era stato dato dopo averli collocati e non prima. Il primo a commentare è il consigliere regionale della Lega Nord Giovanni De Paoli, che dice: “Oltre al fatto che sia inaccettabile togliere uno spazio ai residenti per lasciarlo al business migranti e al degrado, appare grave che il Comune retto da un Commissario prefettizio non sia stato in grado di realizzare un’opera (sembra da 40mila euro più le successive spese legali) senza arrecare eventuali danni alla cittadinanza”.