Elezioni, nei collegi di Roma per la Camera é lotta a tre

Partita la corsa agli incerti. Politiche e regionali si intrecciano e si trainano a vicenda. Tutti i big nazionali, da Renzi a Salvini, parteciperanno alle manifestazioni.

Vincere a Roma e nel Lazio può significare dare un forte contributo alla battaglia elettorale per conquistare la maggioranza in Parlamento. Ecco perché le tre principali forze politiche in campo per le elezioni del 4 marzo – Centrosinistra, M5S e Centrodestra – hanno scelto con particolare cura i candidati che si batteranno nei collegi uninominali e nel proporzionale per approdare alla Camera ed al Senato.

Nel Lazio, poi, la campagna elettorale per le politiche si intreccia e e si fonde con quella per il rinnovo del consiglio regionale (si vota lo stesso giorno) e l’una può fare da traino all’altra e viceversa. Per questo motivo tutti i big nazionali – Matteo Renzi, Beppe Grillo, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini – hanno annunciato che parteciperanno a manifestazioni promosse dai rispettivi schieramenti nella Capitale.

Intanto, è già partita la corsa per la conquista del voto degli elettori e per recuperare quello che ancora versa nell’indecisione oppure è orientato verso l’astensionismo (di gran lunga il più grande partito). Nei collegi uninominali di Roma e provincia, in particolare, il confronto è e sarà molto duro. Non parliamo di duelli perché a contendersi la vittoria non sono solo in due, ma in tre e questo rende difficile pronosticare la vittoria di questo o quello, anche se in qualche caso si può azzardare. Come nel primo collegio della Camera (Trionfale). Qui sono in campo il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per il centrosinistra, Angiolino Cirulli (M5S) e Luciano Ciocchetti (centrodestra). A dare fastidio ci sono Filippo Miraglia (LeU), Simone Di Stefano (Casapound) e Francesco Garroni Parisi (Il Popolo della Famiglia). La vittoria del premier appare scontata, come quella della ministra Marianna Madia (Collegio 2 – Montesacro) che ha come avversari più temibili, ma non troppo, Claudia Giacchetti (M5S) e Maria Teresa Bellucci (Centrodestra).

In cinque collegi, invece, la situazione appare in bilico ed è molto azzardato fare pronostici. Nel collegio 3 (Castel Giubileo), a contendersi Montecitorio sono Lorenza Bonaccorsi, responsabile Cultura e Turismo del Pd, deputata uscente, Riccardo De Angelis, magistrato presso la Corte dei Conti (M5S), e Annagrazia Calabria, anch’essa deputata uscente. Il LeU schiera a sua volta un parlamentare, Alfredo D’Attorre.

Difficile anche il IV collegio (Collatino). In lizza ci sono l’avvocato Cesare San Mauro (già con Mariotto Segni ai tempi del referendum che portò alla Seconda Repubblica) per il centrosinistra, Massimiliano De Toma, presidente di Federmoda per i cinquestelle e Renata Polverini, ex presidente della Regione Lazio e deputata uscente, per il centrodestra.

Altrettanto dura si presenta la competizione del VI collegio (Tuscolano). I tre competitors sono Ileana Argentin, deputata uscente nota in particolare per la sua battaglia in favore dei disabili, per il centrosinistra, Felice Mariani, ex campione di judo, per i grillini, e Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi alla Camera, per il centrodestra. Altro collegio contendibile è l’VIII (Ardeatino). In lizza ci sono Patrizia Prestipino, ex assessore provinciale, per il centrosinistra, Daniele Piva, professore di Diritto penale, per il M5S e Davide Bordoni (Forza Italia) per il centrodestra. Infine in bilico è anche il collegio 11 (Primavalle). A contendersi lo scranno di Montecitorio sono Cristina Maltese, ex presidente del XII Municipio prima dell’ondata grillina, per il centrosinistra, Emanuela Del Re, ricercatrice di Scienze Politiche, per il M5S e Pasquale Calzetta, anche lui ex presidente del Municipio XII prima della Maltese, per il centrodestra.

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