05 marzo 2019

Tortona. Al via la causa di beatificazione del nostro don Picchi

Per Don Mario Picchi, sacerdote tortonese, inizia così il percorso nella chiesa sulla via della santità, con la causa di beatificazione e di canonizzazione. Lo riferisce l'agenzia cattolica Agensir.

Con gioia colgo l’iniziativa del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi di promuovere la causa canonica per riconoscere l’eroicità delle virtù del suo fondatore”.

A scrivere questo è  il card. Angelo De Donatis, vicario generale del Papa  per la diocesi di Roma. Destinatario di questa lettera è il presidente del Ceis , Roberto Mineo (Ceis fondato proprio da don Mario). Una lettera recapitata in risposta ad una precedente inviata proprio dai Responsabile del Centro.

La sua lettera – prosegue il porporato in riposta alla missiva del presidente del Centro – si iscrive nel contesto di questa fama di santità, che è considerata come condizione imprescindibile per avviare un processo di beatificazione e canonizzazione. Pertanto desidero comunicarle che qualora il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi desiderasse costituirsi come attore della suddetta causa, da parte mia troverà pieno appoggio e la disponibilità del nostro Tribunale Ordinario, competente per istruire l’eventuale richiesta, collaborando al buon esito del procedimento”.

Mi è gradita la circostanza – scrive ancora De Donatis a Mineo – per ringraziarla per il bene che il Centro sta compiendo nel portare a compimento il ‘Progetto Uomo’ iniziato da don Mario Picchi. A lei e a tutti i suoi collaboratori in questo nobile impegno di cuore impartisco la mia benedizione”.

Il cardinale vicario di Roma ha recentemente raccontato di aver conosciuto don Mario Picchi quando aveva 18 anni: “Ammiravo molto questo sacerdote e ammiro l’opera che ha realizzato”.

“Siamo commossi – afferma Mineo nell'articolo scritto da Sir – per questo ulteriore dono prezioso che il cardinale De Donatis ci ha voluto fare. A lui va il grazie di tutta la grande famiglia del Ceis per il suo costante affetto e la sua vicinanza paterna. In questi nove anni trascorsi dalla morte di don Mario sono state tantissime le testimonianze che abbiamo raccolto sulla fama di santità di questo santo sacerdote della Chiesa di Roma che ha spogliato se stesso per diventare compagno di strada degli ultimi. Non esito a definire veri e propri ‘miracoli’ viventi i tantissimi uomini e donne che don Mario ha salvato da morta certa aiutandoli, giorno per giorno, a vincere la durissima schiavitù delle dipendenze con tutte le gravissime conseguenze che essa comporta. Ora lavoreremo in stretta sinergia con il Vicariato di Roma per far partire al più presto la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di don Mario”.

(fonte: Agensir)