I “palestrati” di Salvini iniziano lo sciopero della fame. Ue: “Inutili le minacce”. Procura ipotizza abuso d’ufficio. Intanto il ministro è stato denunciato per istigazione al razzismo

Una parte dei 150 profughi a bordo della Diciotti ha cominciato uno sciopero della fame. La maggioranza, invece, non avrebbe aderito alla protesta. Organizzazioni umanitarie confermano che l’iniziativa si è concretizzata con il rifiuto della colazione.
*Intanto il Garante nazionale* dei diritti delle persone detenute ha consegnato alle Procure di Agrigento e Catania una informativa nella quale si segnala la privazione de facto della libertà, le difficili condizioni materiali a bordo della nave e la grave situazione sanitaria a bordo con cinque casi di scabbia avanzati e 69 presunti.

«Il primo aspetto da considerare – si legge nel documento firmato da Mauro Palma – è la privazione della libertà de facto dei migranti che giovedì 16 agosto 2018 sono stati tratti in salvo dalla Guardia Costiera e accolti in un vascello, cui non è stata data la possibilità di approdo fino al 20 agosto. quando la nave Diciotti è attraccata al porto di Catania, senza tuttavia essere autorizzata allo sbarco delle persone soccorse. Tale incongrua situazione di una nave italiana in acque italiane ha posto sin dall’inizio il problema della legittimità ai sensi dell’articolo 5 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dell’articolo 13 della Costituzione italiana».

Alla data dell’accesso del Garante nazionale risultavano presenti a bordo della nave 150 migranti di cui 13 donne: 130 provenienti dall’Eritrea, 10 dalle Isole Comore, sei dal Bangladesh, due dalla Siria, uno dalla Somalia e uno dall’Egitto. Il secondo aspetto riguarda le condizioni materiali degli ambienti che ospitano i migranti a bordo della nave, assolutamente inidonee a permanenze prolungate come quella che si sta verificando nel caso specifico.
Intanto mentre la magistratura sta valutando se sul blocco dello sbarco dei migranti ci sia anche il reato di abuso d’ufficio, il ministro Matteo Salvini è stato denunciato a Treviso. Una denuncia nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in cui si ipotizza il reato di istigazione all’odio razziale (legge Mancino), aggravata dalla posizione di responsabile di una pubblica funzione, è stata presentata da alcuni cittadini alla Procura della Repubblica di Treviso. Per i firmatari il reato si sarebbe consumato attraverso una serie di affermazioni pubbliche rese dal ministro – tra giugno e luglio – tra le quali citano: “per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare”.
foto tratta da Avvenire

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