MONDO
I negoziati
Brexit, May a Bruxelles senza accordo sulle frontiere dell'Irlanda
Giornata decisiva, la May incontra a Bruxelles prima Juncker e poi Tusk. Ministro Irlanda: 'progressi insufficienti'
Non c'è accordo tra il governo di Theresa May e quello irlandese sulla frontiera tra Dublino e Belfast dopo Brexit: al termine di un fine settimana di negoziato, Londra e Dublino non sono riusciti a raggiungere un'intesa sulla questione cruciale della frontiere e May si presenta all'incontro con i vertici dell'Unione europea senza una soluzione riguardo uno dei punti decisivi del negoziato.
Lo scrive il Guardian, che sottolinea come "nonostante gli intensi sforzi nel fine settimana per concordare una proposta su come evitare una 'hard border' tra le due Irlande dopo Brexit, i funzionari irlandesi hanno rivelato a mezzanotte di ieri che l'accordo non si è trovato".
La mancanza di un accordo sull'Irlanda rischia di fermare i progressi sul negoziato e ritardare il cammino verso la seconda fase che riguarderà l'intesa commerciale e le future relazioni tra Regno Unito e Ue.
Ministro Irlanda: 'progressi insufficienti'
Il governo irlandese, giudicando i progressi insufficienti, non è pronto a dare il via libera alla fase 2 dei negoziati sulla Brexit. Lo ha detto Helen McEntee, ministro irlandese per gli affari europei, al programma Today di Bbc Radio 4, secondo il Guardian online. "Purtroppo - ha detto McEntee - non credo che avremo un testo finale definitivo che saremo in grado di approvare". Il nodo più grosso da risolvere riguarda lo statuto della futura frontiera tra le due Irlande. La ministra, parlando subito dopo una riunione di gabinetto a Dublino, ha riconosciuto che in queste ultime ore "un immenso lavoro" è stato fatto per trovare una soluzione, ma "tuttavia per noi ci sono una serie di questioni chiave sulla quali avremmo auspicato più progressi". Alla radio nazionale irlandese Rte, il vicepremier e ministro degli esteri Simon Coveney, prima della riunione di gabinetto, aveva confermato che non c'era ancora accordo sul confine, "ma potrebbe essere raggiunto oggi". Ma, aveva aggiunto, "il governo irlandese deve rimanere fermo sulle questioni chiave".
Giornata decisiva, May incontra a Bruxelles prima Juncker e poi Tusk
Prima il pranzo di lavoro con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, poi alle 16 con il presidente della Ue Donald Tusk. Questo il programma della giornata della premier britannica Theresa May, una giornata che viene considerata decisiva per il negoziato sulla Brexit.
Fonti: Londra pronta a status speciale per Nord Irlanda
Tuttavia, si apprende che per sbloccare i negoziati sulla Brexit May sarebbe pronta a concedere all'Irlanda del Nord uno status speciale di "allineamento" con la regolamentazione del mercato unico e dell'unione doganale che si applica all'Irlanda come Stato membro dell'Ue. Lo apprende l'Agi a Bruxelles, da fonti comunitarie.Tuttavia il compromesso "non è chiuso al 100%", avverte una fonte. Sull'Irlanda del Nord, inoltre, May rischia una ribellione dei deputati del Partito Unionista Democratico (Dup), da cui dipende la maggioranza del suo governo alla Camera dei Comuni.
Lo scrive il Guardian, che sottolinea come "nonostante gli intensi sforzi nel fine settimana per concordare una proposta su come evitare una 'hard border' tra le due Irlande dopo Brexit, i funzionari irlandesi hanno rivelato a mezzanotte di ieri che l'accordo non si è trovato".
La mancanza di un accordo sull'Irlanda rischia di fermare i progressi sul negoziato e ritardare il cammino verso la seconda fase che riguarderà l'intesa commerciale e le future relazioni tra Regno Unito e Ue.
Ministro Irlanda: 'progressi insufficienti'
Il governo irlandese, giudicando i progressi insufficienti, non è pronto a dare il via libera alla fase 2 dei negoziati sulla Brexit. Lo ha detto Helen McEntee, ministro irlandese per gli affari europei, al programma Today di Bbc Radio 4, secondo il Guardian online. "Purtroppo - ha detto McEntee - non credo che avremo un testo finale definitivo che saremo in grado di approvare". Il nodo più grosso da risolvere riguarda lo statuto della futura frontiera tra le due Irlande. La ministra, parlando subito dopo una riunione di gabinetto a Dublino, ha riconosciuto che in queste ultime ore "un immenso lavoro" è stato fatto per trovare una soluzione, ma "tuttavia per noi ci sono una serie di questioni chiave sulla quali avremmo auspicato più progressi". Alla radio nazionale irlandese Rte, il vicepremier e ministro degli esteri Simon Coveney, prima della riunione di gabinetto, aveva confermato che non c'era ancora accordo sul confine, "ma potrebbe essere raggiunto oggi". Ma, aveva aggiunto, "il governo irlandese deve rimanere fermo sulle questioni chiave".
Giornata decisiva, May incontra a Bruxelles prima Juncker e poi Tusk
Prima il pranzo di lavoro con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, poi alle 16 con il presidente della Ue Donald Tusk. Questo il programma della giornata della premier britannica Theresa May, una giornata che viene considerata decisiva per il negoziato sulla Brexit.
Fonti: Londra pronta a status speciale per Nord Irlanda
Tuttavia, si apprende che per sbloccare i negoziati sulla Brexit May sarebbe pronta a concedere all'Irlanda del Nord uno status speciale di "allineamento" con la regolamentazione del mercato unico e dell'unione doganale che si applica all'Irlanda come Stato membro dell'Ue. Lo apprende l'Agi a Bruxelles, da fonti comunitarie.Tuttavia il compromesso "non è chiuso al 100%", avverte una fonte. Sull'Irlanda del Nord, inoltre, May rischia una ribellione dei deputati del Partito Unionista Democratico (Dup), da cui dipende la maggioranza del suo governo alla Camera dei Comuni.