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MONDO

Votata dopo una settimana di infuocato dibattito

Francia, l'Assemblea nazionale approva la nuova legge su immigrazione e diritto d'asilo

Maggioranza divisa sul voto. La norma mira a rendere più veloci le procedure per la concessione del diritto d'asilo. Ora dovrà passare all'esame del Senato

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Dopo una settimana di infuocato dibattito e l’esame di circa mille emendamenti, l’Assemblea Nazionale francese ha votato in prima lettura il progetto di legge sul diritto d’asilo/immigrazione, con 228 voti a favore. I no sono stati 139, le astensioni 24. Il testo è stato sostenuto dalla maggioranza di governo composta da En Marche e Mouvement Democrate, e dal gruppo UDI-Agir-Independants.

Contro il provvedimento si sono invece schierati i Republicains e tutte le forze di sinistra (socialisti, comunisti e “insoumis”) così come gli esponenti del Front National. Ma anche all’interno della stessa maggioranza non sono mancate le defezioni. L’ex socialista Jean Michel Clement ha votato contro, per poi annunciare la fuoriuscita dal gruppo. Altri 14 deputati si sono astenuti.

Difeso con forza dal ministro dell’interno Gerard Collomb, il disegno di legge “per l’immigrazione controllata, un asilo efficace e un’integrazione di successo” mira a ridurre a sei mesi, compresi i ricorsi, contro gli undici attuali, l’esame della domanda di asilo, con l’obiettivo dichiarato di facilitare l’espulsione di chi viene rifiutato e l’accoglienza di chi è accettato. Viene inoltre prolungata da 45 a 90 giorni la durata massima delle detenzioni amministrative, quelle che permettono di rendere efficaci le espulsioni.

Il via libera alla norma arriva in un periodo particolarmente turbolento sul fronte immigrazione, specie per la situazione che si è creata al Monginevro, nei pressi del confine tra Francia e Italia, dove negli ultimi giorni sono esplose le tensioni con il gruppo di estrema destra  Generation Identitaire che ha raggiunto il Colle della Scala per impedire l’arrivo dei migranti. Una mossa che ha provocato la reazione dei movimenti antagonisti, che si sono recati nella zona per replicare all’azione dei militanti di estrema destra e si sono scontrati ieri con i gendarmi.

Non a caso, la destra parla di “piccola legge” da parte di una maggioranza “immigrazionista”, mentre la sinistra e i dissidenti della maggioranza sono contro le due misure emblematiche del testo: l’estensione del periodo di detenzione massima per gli immigrati in attesa di espulsione e la riduzione del tempo per fare appello in caso di richiesta rifiutata.