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MONDO

L'annuncio dell'ambasciatrice a Palazzo di vetro, Haley

Gli Stati Uniti si ritirano dal Consiglio Onu per i diritti umani

Washington sostiene che l'organismo è strumentalizzato dai nemici di Israele

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Gli Stati Uniti lasciano il Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu: l'annuncio è stato dato dall'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, che ha definito l'organismo con sede a Ginevra come "la fogna della faziosità politica". "Prendiamo questa decisione perché il nostro impegno non ci permette di continuare a far parte di un'organizzazione ipocrita e asservita ai propri interessi che ha fatto dei diritti umani una barzelletta", ha dichiarato la Haley. 

I colloqui che si erano tenuti la settimana scorsa con gli Stati Uniti sulle riforme del Consiglio non hanno soddisfatto le richieste di Washington, dopo che Donald Trump ne aveva più volte denunciato "i pregiudizi contro Israele". La decisione fa seguito all'abbandono da parte degli Stati Uniti dell'accordo sul nucleare iraniano e di quello sul clima di Parigi. 

Fondato nel 2006, il Consiglio dei diritti umani dell'Onu ha sempre tenuto alto in agenda il tema delle presunte violazioni commesse da Israele nei Territori palestinesi. Washington sostiene che l'organismo è strumentalizzato dai nemici dello Stato ebraico e lo ha già boicottato per tre anni durante la presidenza di George W. Bush. Gli Stati Uniti chiedevano anche che fossero espulsi o sanzionati quei Paesi che non rispettano i diritti umani come il Venezuela, la Cina e l'Arabia Saudita.