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POLITICA

La decisione del Presidente del Senato

Grasso: "Fiducia su Rosatellum una sorta di violenza". Di Maio: "Il Colle tenga conto del suo gesto"

L'addio ai dem: "Non mi riconosco più nè nel merito nè nel metodo". Il candidato premier del M5s: "Con l'approvazione della legge elettorale sono state messe in imbarazzo le istituzioni"

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"Ho ritenuto di lasciare il Pd perchè non mi riconosco più nè nel merito nè nel metodo". Il presidente del Senato Pietro Grasso ha così commentato la "scelta sofferta" di abbandonare il gruppo Pd, dopo che il Rosatellum è diventato legge.

"Fiducia, una sorta di violenza"
L'approvazione della riforma della legge elettorale grazie al voto di fiducia chiesto dal governo "senza la possibilità che un ramo del Parlamento possa discuterne nemmeno una virgola, è stato una sorta di violenza che ho voluto rappresentare" con l'addio ai dem, ha sottolineato Grasso.

"Per rispetto delle istituzioni l'ho fatto dopo e non prima il voto" ha spiegato il presidente di Palazzo Madama ai giornalisti a palazzo Giustiniani poco dopo la sua decisione, comunicata "in anticipo a tutte le alte cariche istituzionali perchè non volevo lo venissero a sapere da agenzie di stampa o televisioni". Ancora nessuna certezza, invece, sul suo futuro. “Non è questo il momento” dice Grasso. Non è un segreto il corteggiamento di Mdp, che traspare anche dalle parole di Massimo D’Alema dichiarate stamattina a Radio Capital: “C’è consonanza di giudizio e lo stimo profondamente”.​

Di Maio: "Istituzioni messe in imbarazzo"
In un post sul blog di Beppe Grillo il candidato premier M5S Luigi Di Maio sottolinea come "Mattarella dovrà tenere conto del gesto della seconda carica dello Stato al momento della firma di questa legge incostituzionale". Dopo "la vergognosa approvazione del Rosatellum, sono state messe in imbarazzo le istituzioni. Nel Pd - scrive Di Maio - sono rimasti solo Renzi, i Renzi boys e Verdini".

Cuperlo: "Sconfitta per il Pd"
"È una sconfitta perchè quando una personalità con la biografia, la storia, l'impegno civile e poi politico-istituzionale di Grasso comunica questa decisione, è evidente che interroga tutto noi" ha dichiarato Gianni Cuperlo, al suo arrivo a Portici per la Conferenza programmatica del Pd. "Una perdita - ha affermato - che non commenterei solo con una espressione di dispiacere o amarezza. Credo che sarebbe una reazione sciagurata scrollarsi le spalle e far finta di nulla - ha concluso - bisogna interrogarsi sul perchè accade e probabilmente aggiustare qualcosa".

Le altre reazioni
"Il fatto che Pietro vada via dal Pd è un colpo durissimo per me: la sua storia per me è il Pd" ha ammesso il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante la trasmissione televisiva 'Omnibus'. Anche la leader di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Giorgia Meloni ha commentato l'addio di Grasso, a margine di un banchetto per la raccolta di firme contro lo Ius Soli a Catania: "Non entro nelle dinamiche di una sinistra che mi pare oggettivamente allo sbando e capisco i tanti che sto incontrando che mi dicono 'io ho votato tutta una vita a sinistra e adesso mi ritrovo in quello che dite voi'".