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ITALIA

Le reazioni dei leader

Inchiesta stadio Roma. Di Maio: è un grande equivoco. Salvini: Lega serena

"È un grande equivoco, è tutto un grande malinteso. Io sono tranquillo". Così il vicepremier Luigi Di Maio ha parlato ieri sera a Pomezia dell'inchiesta sullo stadio della Roma. Ostenta tranquillità anche l'altro vicepremier, Matteo Salvini. "Come Lega siamo sereni - ha detto -, il Governo l'abbiamo deciso altrove non a cena. La responsabilità me la prendo io e Luigi Di Maio"

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"Un grande equivoco, è tutto un malinteso". Sette parole per interrompere il silenzio sull'inchiesta in corso sullo stadio di Roma che ha gettato un'ombra sul M5S, al governo da quindici giorni insieme alla Lega. Così il vicepremier Luigi Di Maio risponde velocemente ai cronisti lungo i pochi metri che lo portano al palco di piazza Indipendenza a Pomezia, cittadina a sud di Roma, dove il 24 giugno i 5S si giocano (di nuovo) il Comune al ballottaggio. Di Maio ha aggiunto di essere tranquillo. 

"Come Lega siamo sereni, il Governo l'abbiamo deciso altrove non a cena. La responsabilità me la prendo io e Luigi Di Maio". Così il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini torna sul caso dello stadio di Roma ieri sera a Ivrea, a margine di un incontro elettorale in vista del ballottaggio del 24 giugno.


Lanzalone puntava a concordato Atac per suo studio
L'avvocato Luca Lanzalone puntava ad ottenere incarichi per il suo studio legale nella partita del concordato preventivo per evitare il fallimento di Atac, la società partecipata di trasporto pubblico del Campidoglio. Per la giunta a 5 Stelle di Filippo Nogarin a Livorno proprio Lanzalone aveva curato il concordato dell'azienda dei rifiuti Aamps.

Nelle informative allegate all'ordinanza del gip in merito all'inchiesta sullo stadio dell'As Roma è riportato un dialogo intercettato il 22 maggio scorso con tale Carlo, descritto nelle carte come "verosimilmente Carlo Felice Giampaolino (advisor legale per il concordato Atac)" nel quale i due parlano di incarichi legali legati alla procedura concordataria in corso. I due commentano "articoli di stampa inerenti l'Atac, il contenzioso con l'Antitrust e altri contenziosi Atac". Si legge nel testo: "Carlo tra l'altro afferma che il ricorso dovrà essere curato da Lanzalone o da un altro professionista con la sua caratura. I due commentano i problemi che potrebbero sorgere nel momento in cui sarà incaricata l'avvocatura del Comune di Roma per seguire le pratiche legali". E ancora, prosegue la trascrizione "parlano del concordato Atac e delle intenzioni del Comune e della sindaca. L'argomento è la proroga del contratto tra Atac e il Comune. Discutono dei dettagli tecnici e legali della proroga e dell'eventuale gara. Discutono dei dettagli tecnici del ricorso e Carlo dice che dovrà occuparsene Luca o uno come lui. Luca gli dice che il Comune gli dice che il Comune la fara' seguire all'avvocatura". Lo stesso giorno l'ex presidente di Acea, si legge nelle carte "viene contattato da una donna che gli passa l'avvocato Patanella di Atac, quest'ultima spiega a Lanzalone l'esistenza di una procedura di accreditamento on line per gli avvocati e gli spiega come iscriversi al sito Atac".