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MONDO

Quarte elezioni dal 2003, quando fu rovesciato Saddam

Iraq al voto dopo sconfitta Isis, Abadi vuole 'incassare' la vittoria

Per la prima volta gli sciiti, che dominano la scena politica da 15 anni, non si presentano con una lista unica, a causa della lotta intestina feroce tra gli uomini forti della comunità più popolosa del Paese.Timori di violenze delle cellule jihadiste: attacco Isis a sud di Kirkuk, 6 morti 

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Cinque mesi dopo aver dichiarato vittoria sul 'califfato', l'Iraq ha votato. Le urne sono state aperte, con gli sciiti divisi ma dati per vincenti, i curdi in difficoltà  e i sunniti messi nell'angolo. Sono le quarte elezioni nel Paese, da quando nel 2003 fu rovesciato Saddam Hussein. Chiusi i 9.619 seggi alle 18 (le 17 italiane). I primi risultati dovrebbero essere noti non prima di martedì. 

Alle 12 è del 40 per cento l'affluenza. Lo ha reso noto la Commissione elettorale indipendente, segnalando che nella regione del Kurdistan iracheno l'affluenza è più bassa e nessuna delle grandi città ha raggiunto il 40 per cento. Nella città contesa di Kirkuk la partecipazione alle urne è stata del 35 per cento.

Per la prima volta gli sciiti, che dominano la scena politica da 15 anni, non si presentano con una lista unica, a causa della lotta intestina feroce tra gli uomini forti della comunità più popolosa del Paese. Ci sono almeno cinque liste sciite, tra le quali quella del premier Haider al-Abadi, che cerca un nuovo mandato, traendo profitto dalla vittoria sull'Isis. Dovrà vedersela con il suo predecessore, Nuri al-Maliki, e l'ex ministro dei trasporti, Hadi al-Hameri, che ha stretti legami con i Guardiani della Rivoluzione iraniani.  Ma la concorrenza agguerrita all'interno della comunità sciita rischia di frammentare il voto e fa prevedere un lungo mercanteggiamento prima della formazione del governo.  

Molto ridimensionati i curdi, per le misure di ritorsione adottate dal governo centrale dopo il referendum sull'indipendenza del settembre (rischiano di perdere una decina di seggi sui 62 che avevano nel Parlamento precedente), per quanto riguarda i sunniti, che hanno quattro liste, non hanno alcuna possibilità di tornare al potere, ma dovrebbero svolgere un ruolo di supporto nella formazione del governo.   

Altra novità, la più alta autorità religiosa sciita, il grande ayatollah Ali Sistani, non ha chiamato come nel passato gli elettori alle urne, per consolidare la giovane democrazia. Ma li ha esortati a rimuovere i "corrotti" e gli "incapaci" in un paese classificato tra i più corrotti al mondo. Ma è improbabile che il suo appello al rinnovo delle elite possa essere ascoltato considerato che solo il 20% dei quasi 7.000 candidati sono nuovi alla politica.

Iraq: media, attacco Isis a sud di Kirkuk, 6 morti 
Sei membri delle milizie lealiste irachene della Mobilitazione popolare (Hashid Shaabi) sono stati uccisi in un attacco compiuto dall'Isis a sud di Kirkuk. Lo riferisce il sito Kurdistan24 citando una fonte locale degli apparati di sicurezza. Altri due miliziani che erano intervenuti di rinforzo ai loro commilitoni sono rimasti feriti. L'attacco è avvenuto vicino al villaggio di Saaduniya, 35 chilometri a sud-ovest di Kirkuk.