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POLITICA

Dopo il voto alle Camere

Martina: Pd unito all'opposizione. Renzi: "Ora tocca a loro"

Il segretario reggente: "Assemblea del Pd ad aprile"

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"Il Partito democratico ha lavorato unito in aula attorno ai suoi candidati Giachetti e Fedeli in coerenza con quello che abbiamo detto subito dopo il 4 marzo. Saremo forza di minoranza e ci prepariamo per essere l'alternativa alla destra e ai cinque stelle nel Paese". Così il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, al termine delle votazioni alla Camera. "La data la decide Orfini, ma certo l'assemblea del Pd sarà dopo le consultazioni, penso sempre ad aprile", ha aggiunto rispetto all'assemblea che deciderà se eleggere un segretario o fare il congresso con le primarie. L'elezione dei capigruppo, invece, sarà martedì pomeriggio.

Renzi: "Era l'unico schema possibile"
"La mia analisi è che ha vinto lo schema del tocca a loro. Era l'unico schema possibile, perché rispettoso della volontà popolare. Immaginate cosa sarebbe successo se avessimo fatto l'accordo con il centrodestra o con i Cinque stelle, privando uno dei due della presidenza di una Camera...". Lo dice Matteo Renzi commentando il voto sulle presidenze delle Camere. Soddisfatto? "Sarei stato soddisfatto se avessi vinto le elezioni". Poi ha proseguito: "Ho fatto i complimenti alla presidente Alberti Casellati, ha fatto un bel discorso. Lo stile del Pd è stato istituzionale e perfetto, cosa che in passato non sempre era accaduta, tutti i nostri senatori si sono alzati ad applaudire" al momento dell'elezione. Renzi non entra nel merito dell'accordo raggiunto tra M5s e centrodestra: "Dal primo giorno dico 'tocca a loro' e oggi c'é un accordo...". I vincitori? "Non appartengo alla categoria", scherza. A chi gli fa notare che ora entra a far parte della Casta, risponde: "Tutte le volte che mi diranno che prendo lo stipendio del Senato, risponderò 'non dovete parlare con me, io il Senato lo volevo abolire'". Infine, fa notare: "Ho scoperto che Palazzo Madama era della famiglia Medici".