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ITALIA

Migranti, nave Diciotti attracca a Catania. Ma Salvini nega l'ok allo sbarco

Doccia fredda dal Viminale quando sembrava risolto lo stallo che perdurava da 5 giorni della nave della Guardia costiera con a bordo 177 migranti salvati nel Mediterraneo

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Nave Diciotti (LaPresse)
Non è ancora finita l'odissea di nave Diciotti, l'unità della Guardia costiera che ha soccorso 177 migranti e per 5 giorni ha vagato nel Mediterraneo. La nave ha attraccato al porto di Catania, ma il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non ha dato né darà alcuna autorizzazione allo sbarco dei migranti dalla nave finché non avrà certezza che andranno altrove, suddivisi tra i 27 Paesi Ue. Lo si apprende da fonti del Viminale, che sottolineano: si attendono risposte dall'Europa, fino a quel momento, dalla Diciotti non scenderà nessuno. 

Toninelli: nave Diciotti attraccherà a Catania
La nave #Diciotti attraccherà a Catania. Lo aveva scritto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli su Twitter. "I valorosi uomini della guardia costiera - prosegue il tweet del ministro - hanno compiuto il proprio dovere salvando vite umane ad appena 17 miglia da Lampedusa. Ora l'Europa faccia in fretta la propria parte".
Salvini: può sbarcare in Italia se migranti suddivisi in Ue
Niente sbarco finché non ci sarà certezza che i migranti andranno altrove: il ministro dell'Interno Matteo Salvini difende la sua linea e ricorda le promesse non mantenute rispetto ai 450 migranti sbarcati a luglio: solo la Francia ne ha accolti 50, quindi "prima di chiedere lo sbarco dalla Diciotti, forse sarebbe meglio alzare il telefono e chiedere spiegazioni a Bruxelles e agli altri governi europei". "Cronache dall'Europa che non c'è", premette Salvini, spiegando: "A proposito dei 450 immigrati sbarcati a luglio a Pozzallo - e che dovevano essere ripartiti tra gli altri paesi europei - solo la Francia ha mantenuto l'impegno, accogliendone 47 sui 50 promessi (tre cittadini stranieri sono ricoverati in ospedali e in attesa di trasferimento). La Germania aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. Il Portogallo aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. La Spagna aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. L'Irlanda aveva accettato di accoglierne 20: ne ha presi zero. Malta aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero".

"Sostanzialmente - sottolinea Salvini - tutti cercano di guadagnare tempo. Imponendo all'Italia i costi per i trasferimenti (500 euro a persona). In tutto questo, siamo in attesa di capire se l'Europa - così solerte nel sanzionare e bacchettare il nostro Paese - si degnerà di aprire un'inchiesta nei confronti de La Valletta, dopo i racconti di alcuni immigrati trasportati a Lampedusa e che hanno raccontato di essere stati intercettati dai maltesi, indirizzati  e accompagnati verso l'Italia e poi abbandonati in mezzo al mare e in condizioni di pericolo". Quindi, conclude il titolare del Viminale: "Prima di chiedere lo sbarco dalla Diciotti, forse sarebbe meglio alzare il telefono e chiedere spiegazioni a Bruxelles e agli altri governi europei".



Ue: continuano gli sforzi su vicenda Diciotti
"Gli sforzi" per redistribuire fra i vari Paesi europei i 177 migranti che si trovano a bordo della nave Diciotti, secondo le richieste dell'Italia, "sono in corso, il nostro focus è di lavorare per trovare una soluzione a questa situazione concreta". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, Alexander Wintersterin, rispondendo ad una domanda nel corso del briefing a Bruxelles sulla nave della Guardia costiera italiana e se ci sia una deadline perché i Paesi europei accettino la redistribuzione dei migranti. "Non posso fornire ulteriori dettagli, se non che gli sforzi continuano", ha aggiunto.

UNHCR: "Bisogno urgente di assistenza"
"Le persone a bordo della Diciotti hanno subito abusi, torture. Sono vittime di tratta e traffico di esseri umani. Hanno bisogno urgente di ricevere assistenza e diritto a chiedere asilo. Un diritto fondamentale, non un crimine". Lo scrive su Twitter Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr. "Negare lo sbarco alle persone stremate a bordo della Diciotti, tra cui minori e donne, e' inammissibile", rilancia Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save The Children. "chiediamo al governo una soluzione immediata che metta al primo posto la protezione delle persone e il rispetto dei loro diritti". 
 
Striscione al porto: stop attacco ai rifugiati
"Stop the attack on refugees". È lo striscione che le associazioni antirazziste catanesi hanno esposto al porto di Catania per esprimere la loro solidarietà ai 177 migranti che restano a bordo della "Diciotti" della Guardia costiera.

La Procura di Agrigento avvia un'indagine
La Procura della Repubblica di Agrigento "nel rigoroso ambito della propria giurisdizione e competenza, ha avviato una indagine volta a conoscere il tentativo di ingresso di 190 immigrati extracomunitari avvenuto il 16 agosto al largo dell'isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave "Diciotti" e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera". L'indagine, - prosegue la Procura- affidata alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e alla Squadra Mobile di Agrigento, oltre ad individuare scafisti e soggetti dediti al favoreggiamento della immigrazione clandestina, tende altresì a conoscere le condizioni dei 177 migranti superstiti a bordo della predetta unità navale militare.

Migranti a investigatori: "Abbandonati dai maltesi"
I migranti che ora sono a bordo della nave Diciotti sarebbero stati soccorsi da un'imbarcazione i cui occupanti hanno detto di essere maltesi, che hanno prima 'scortato' il natante verso Lampedusa, quindi, dopo circa 24 ore dall'intervento, avrebbero invertito la rotta abbandonando i migranti, poi recuperati dalla nave della Guardia costiera italiana. E' quanto emerge, secondo quanto si apprende da fonti investigative, dalle testimonianze di otto migranti che erano a bordo della nave Diciotti e sono stati trasferiti per cure mediche a Lampedusa e Porto Empedocle, dove sono stati ascoltati, come persone informate sui fatti, da uomini della polizia e della guardia costiera.

L'intervento di soccorso sarebbe stato condotto da un'imbarcazione di "notevoli dimensioni" e da due gommoni, i cui occupanti hanno detto di essere maltesi e hanno informato i migranti che non li avrebbero portati a Malta, ma avrebbero indicato loro la rotta per l'Italia. Quando poi si sono resi conto che i migranti non avevano dispositivi di navigazione satellitare, hanno fatto capire loro che li avrebbero 'scortati' verso Lampedusa. Sempre secondo quanto si apprende, durante la navigazione l'imbarcazione su cui viaggiavano ha imbarcato acqua, complice anche le cattive condizioni meteorologiche. A quel punto sarebbero stati abbandonati e sono stati recuperati da nave Diciotti circa due ore dopo. Le testimonianze acquisite dalla polizia giudiziaria sono state trasmesse alla procura di Agrigento che ha aperto un fascicolo sul caso.