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MONDO

Dopo la strage

Nuova Zelanda. Premier: in 10 giorni stretta sulle armi. Jihadisti sul web: "Vendetta in arrivo"

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Studenti, Nuova Zelanda, commemorazione vittime Christchurch (AP Photo/Vincent Yu)
Il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha annunciato che entro 10 giorni sarà annunciata la riforme della legge sulla vendita delle armi.   

La premier ha anche annunciato un'inchiesta sui servizi di intelligence. Il suprematista bianco australiano autore della strage di Christchurch costata la vita a 50 persone non era infatti mai stato schedato Il timore è che gli 007 fossero eccessivamente concentrati sulla comunità musulmana nel rilevare e prevenire rischi per la sicurezza.

Brenton Tarrant, il ventottenne cittadino australiano arrestato per le stragi nelle due moschee in Nuova Zelanda, ha licenziato il suo avvocato e intende difendersi da solo davanti ai giudici. Lo riferisce il New Zealand Herald, sottolineando che ciò suscita il timore che Tarrant possa cercare di trasformare il processo in uno strumento per la propaganda suprematista.

Richard Peters, l'avvocato d'ufficio che ha difeso Tarrant nella sua prima apparizione davanti ai giudici sabato, ha detto di aver saputo dal suo assistito gli ha detto di volere difendersi da solo d'ora in poi.   

Peters ha aggiunto che Tarrant gli è parso lucido e non mentalmente instabile, sebbene abbia convinzioni estremiste.

Tarrant ha agito da solo mapotrebbe aver avuto dei complici o comunque un supporto di altre persone. Lo ha detto il commissario di polizia, Mike Bush.

La polizia antiterrorismo australiana ha condotto almeno due perquisizioni in altrettante case nella provincia del New South Wales nell'ambito delle indagini sulla strage di Christchurch, in Nuova Zelanda. Lo riferisce latelevisione Abc, precisando che una delle abitazioni è quella di una sorella dell'autore degli attacchi alle due moschee, Brenton Terrant.   

"Obiettivo delle operazioni - ha detto la polizia in un comunicato - è ottenere materiale che possa servire alla polizia neozelandese nelle indagini. La famiglia di Tarrant, comunque, continua a collaborare all'inchiesta". 

La squadra australiana di Super Rugby The Crusaders di base a Sydney sta considerando di cambiare nome dopo l'attentato terroristico. Il club aveva adottato il nome 23 anni fa quando il rugby è passato a professionista, ma ora si sono sollevate questioni per il richiamo alle guerre religiose fra cristiani e musulmani, a cui l'autore del massacro Brenton Tarrant ha detto di ispirarsi.   

Il club, che ha finora vinto un numero record di nove titoli di Super Rugby, "è aperto a iniziare discussioni su un cambiamento di nome " ha detto all'emittente NZTV il Ceo Colin Mansbridge. "Daremo riconoscimento al feedback che riceviamo e vogliamo avere una conversazione al riguardo. Ma per ora siamo ancora in uno stato di shock".   

L'incontro di sabato scorso dei Crusaders in programma nella vicina Dunedin dove Tarrant aveva vissuto prima dell'attentato,con la squadra locale degli Highlanders, è stato cancellato dopo discussioni fra le due squadre e la polizia. 

Il governo australiano ha nuovamente rifiutato l'ingresso nel paese per un giro di conferenze del provocatore britannico di estrema destra Milo Yiannopoulos, appena una settimana dopo che il visto era stato personalmente approvato dal ministro dell'Immigrazione David Coleman. E questo contro l'avviso del Dipartimento Affari Interni secondo cui il commentatore non passava il 'test di carattere' per entrare in Australia.   

Il ministro Coleman ha dichiarato ora che i commenti di Yiannopoulos sui social media dopo il massacro di Christchurch, in cui ha descritto l'Islam come una "cultura religiosa barbarica e aliena", sono "deplorevoli e fomentano odio e divisione" e non gli sarà permesso di entrare in Australia. Il ministro ha aggiunto che l'attacco a Christchurch è stato "un atto di male assoluto"  compiuto "su musulmani che praticavano pacificamente la loro religione... L'Australia è a fianco della Nuova Zelanda e delle comunità musulmane in tutto il mondo nel condannare quest'atto inumano".

Gli organizzatori della più importante fiera delle armi in Nuova Zelanda, in programma dal 23 marzo prossimo, hanno deciso di cancellare la manifestazione "in segno di rispetto" per le vittime degli attacchi alle due moschee di Christchurch. Loriferisce il sito del New Zealand Herald.  

La Jihad minaccia vendetta per la strage delle moschee di Christchurch. In un post del 15 marzo condiviso su Telegram gruppi affiliati ad Al Qaida parlano del massacro in Nuova Zelanda come di "guerra dei Crociati" contro imusulmani e promettono di rispondere con il "linguaggio del sangue". Sul canale Telegram filo Isis Al-Asyaf Al Baghdadi, l'appello è "a versare il sangue dei Crociati", mentre altri siti citati dal Site incitano ad attaccare "le chiese" in segno di reciprocità.