Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Papa-rientrato-in-Vaticano-dopo-il-viaggio-in-Myanmar-e-Bangladesh-53be1b27-2c4f-463a-b692-1d65978669ca.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'aereo della Bagladesh Airlines è atterrato a Fiumicino

Il papa è rientrato in Vaticano dopo il viaggio in Myanmar e Bangladesh

Concluso il viaggio apostolico in Asia

Condividi
Papa Francesco ha fatto rientro in serata a Roma, a conclusione del suo viaggio apostolico in Asia. Il volo papale, operato con un Boeing B777 della Bangladesh Airlines, è atterrato alle 21:40 all'aeroporto di Fiumicino. 

Il congedo a Dacca
All'Aeroporto Internazionale di Dacca ha avuto luogo il congedo ufficiale dal Bangladesh. Al suo arrivo il papa è stato accolto dal ministro degli Esteri presso il Vip Lounge, dove ha avuto luogo un breve incontro. Subito dopo la partenza in aereo da Dacca, Francesco ha fatto pervenire un telegramma al presidente della Repubblica del Bangladesh, Abdul Hamid, rivolgendo "un ringraziamento speciale per il grande benvenuto e per le molte cortesie mostrate durante la mia visita" e invocando "le benedizioni di Dio per l'armonia e la prosperità" del Bangladesh.

L'invito "all'amicizia sociale"
Con il forte invito alla "amicizia sociale", a imparare a confrontarsi con tutti e non pensare "io sono buono, tu sei cattivo" Bergoglio, in precedenza, si era congedato dal Bangladesh. Questo invito rivolto ai giovani non solo cattolici nel Collegio Notre Dame, ben riassume i suoi tre giorni in questo Paese, nato da conflitti feroci, popolato in modo inverosimile, in lotta contro la povertà e che cerca stabilità politica tra le insidie di rinascenti fondamentalismi.

La visita alla casa di madre Teresa
Un altro momento significativo della giornata di oggi è stata, di buon mattino, la visita alla "Casa di Madre Teresa di Tejgaon, dove la Madre - icona del chinarsi sui più poveri del mondo, senza alcuna distinzione di razza, religione, cultura -alloggiava durante i suoi soggiorni in Bangladesh, e dove oggi si assistono orfani e disabili mentali. La visita si è svolta in forma molto privata, in particolare quando papa Bergoglio è entrato nelle due stanzette che ospitano i malati più gravi. Più movimentato e gioioso, invece, l'incontro con clero e religiosi del Paese, nella chiesa del Santo Rosario, a circa 80 metri dalla Casa di Madre Teresa.

Qui Papa Bergoglio, dopo aver ascoltato cinque testimonianze, ha buttato via il discorso che aveva preparato e ha parlato a braccio, insistendo in particolare sulla "tenerezza" di Dio da vivere anche nelle comunità religiose e ha condannato il "terrorismo delle chiacchiere" come uno dei mali della vita comunitaria, dando suggerimenti su come evitarlo e affrontarlo. Inoltre ha insistito sul discernimento come stile di vita comunitario, e sulla "armonia": un concetto caro alla società e alle religioni bengalesi ma che, ha detto, si può applicare con profitto anche alla vita religiosa. 

In particolare la visita alle Piccole sorelle di Madre Teresa ha riportato l'attenzione sulla povertà di questo Paese di 160 milioni di abitanti, che ha fatto passi da gigante nella lotta alla povertà (è al quinto posto tra i più poveri, mentre il Myanmar visitato, subito prima dal Papa, risulta al terzo), ma nel quale 48 milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà e il 25% della popolazione è classificato come "estremamente povero".

L'assistenza ai profughi Rohingya
Del Bangladesh Francesco ha apprezzato con forza l'impegno e i sacrifici per assistere i profughi rohingya nel grande campo di Cox Bazar, e ha insistito praticamente in ogni intervento pubblico sulla armonia tra le religioni per impedire conflitti e fondamentalismi e sulla libertà che il Paese garantisce alle diverse fedi, permettendone la collaborazione e non privandole del ruolo sociale. L'integrazione dei cattolici nella vita del Paese è stata rimarcata varie volte anche dall'arcivescovo di Dacca e primo cardinale della storia del Bangladesh, Patrick D'Rozario. L'emergere di fondamentalismi - come ha mostrato la strage terrorista dell'anno scorso nell'Holey Artisan Bakery, nella zona diplomatica di Dacca - è un problema del Paese finora considerato tra i più tolleranti e moderati del mondo islamico.Un problema non scollegato da quello della instabilità politica: l'anno prossimo ci saranno le elezioni, e si fronteggeranno l'Awami League dell'attuale premier signora Hasina, e il Bangladesh National Party della signora Khaleda Ziam, orientato a rafforzare l'identità islamica e nazionalistica del Paese. Lasi gnora è figlia del dittatore Ziaur Rahman, che introdusse l'islam come religione di Stato, e il suo partito ha rilanciato i partiti radicali e con posizioni estremiste. Comprensibile che il Papa nei tre giorni in Bangladesh abbia tanto insistito sulla alleanza di religioni, istituzioni e società civile, contro il fondamentalismo e per una politica inclusiva delle minoranze e delle diverse culture.