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MONDO

Applicato il provvedimento più severo

Pedofilia, Papa Francesco riduce allo stato laicale due vescovi cileni

"La decisione adottata dal Papa non ammette appello. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha già informato le parti interessate"

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Papa Francesco ha dimesso dallo stato clericale due vescovi cileni accusati di abusi: Francisco Jos Cox Huneeus, arcivescovo emerito di La Serena, membro dell'Istituto dei Padri di Schoenstatt e Marco Antonio Ordenes Fernandez, vescovo emerito di Iquique. E' il provvedimento più severo che poteva essere assunto nei loro confronti. E dimostra, ancora una volta, la determinazione con cui il Pontefice ha deciso di affrontare i casi di abusi denunciati e accertati nella Chiesa.

"In entrambi i casi", per i vescovi cileni Francisco Jos Cox Huneeuse Marco Antonio Ordenes Fernandez, "è stato applicato" l'articolo del Motu proprio 'Sacramentorum Sanctitatis Tutela', "come conseguenza di atti evidenti di abuso di minori", sottolinea un comunicato della Santa Sede.  "La decisione adottata dal Papa giovedì 11 ottobre 2018 non ammette appello. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha già informato le parti interessate, tramite i loro rispettivi superiori, nelle rispettive residenze. Francisco Jos Cox Huneeus continuerà a far parte dell'Istituto dei Padri di Schoenstatt" conclude la nota.

La "dolorosa piaga degli abusi contro i minori" è stato uno dei temi al centro dell'incontro tra Papa Francesco e il Presidente del Cile Sebastian Pinera.  "Nel corso dei cordiali colloqui è stato espresso compiacimento per i buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e il Cile. Successivamente ci si è soffermati sulla situazione del Paese, con particolare riferimento - si legge nella nota del Vaticano - alla difesa della vita e alla dolorosa piaga degli abusi contro i minori, ribadendo l'impegno di tutti alla collaborazione per combattere e prevenire il perpetrarsi di tali crimini e il loro occultamento. Nel prosieguo della conversazione - conclude il comunicato - sono stati affrontati altresì temi di comune interesse in ambito internazionale e regionale, soprattutto in riferimento all'accoglienza dei migranti".

Conferenza episcopale Cile: chiediamo perdono
"La nostra parola è di vicinanza a coloro che hanno subito abusi e danni causati dai vescovi. Chiediamo il loro perdono a nome dei vescovi e della Chiesa": è quanto riporta una nota del Comitato permanente della Conferenza episcopale cilena che commenta la notizia della decisione di Papa Francesco. "Come vescovi della Conferenza Episcopale proseguiamo il nostro cammino di rinnovamento ecclesiale", conclude la nota.