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MONDO

Russia

Entra in chiesa gridando "Allah Akbar" e falcia 4 donne. L'Isis rivendica l'attacco in Daghestan

Ferite anche altre 5 persone. Il killer è stato ucciso

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L'Isis, tramite la sua agenzia Amaq, ha rivendicato l'attacco in una chiesa ortodossa in cui sono state uccise 5 donne da un uomo che ha aperto il fuoco contro tutti i fedeli che uscivano dal luogo sacro a Kizlyar nel prevalentemente musulmano Daghestan.

L'attacco durante una festa ortodossa
Il killer, un concittadino delle vittime sui 20 anni, e' stato alla fine ucciso dagli agenti, e due di loro sono tra i 5 feriti. I fedeli stavano celebrano la festivita' ortodossa di Maslenitsa che in Russia, Ucraina e Bielorussia si svolge nella settimana immediatamente precedente la Quaresima e che corrisponde grosso modo al carnevale.

La testimoninanza: "Gridava Allah Akbar"
Il quotidiano russo Rbk ha pubblicato la testimonianza di un prete secondo il quale l'uomo avrebbe aperto il fuoco su dei fedeli di una chiesa ortodossa in questa regione a maggioranza musulmana. "Oggi (ieri, ndr), verso le 16, avevamo terminato la messa, la gente cominciava a uscire. Un uomo con la barba ha corso verso la chiesa gridando 'Allah Akbar' e ha ucciso quattro persone", ha raccontato a Rbk il prete Pavel. "Aveva un fucile e un coltello", ha affermato.

Regione turbolenta
Confinante con la Cecenia, il Dagestan è una delle regioni più povere e instabili della Russia. E' bersaglio regolare di attacchi talvolta rivendicati dall'Isis, a cui la rivolta armata islamista nel Caucaso russo ha giurato fedeltà nel giugno 2015.