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POLITICA

Verso le elezioni

Salvini: i clandestini sono troppi. Lo slogan è "Prima gli italiani"

Il segretario della Lega, ospite di Giovanni Floris, parla di Europa, pensioni e migranti. In quale chiave? Questa: "Io ci tengo a conquistare i cuori degli italiani"

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"In Italia ci sono troppi clandestini che vanno in giro a fare casino, io non ne posso più. Posso dirlo senza che i vescovi si arrabbino". Matteo Salvini parla dagli studi di La7, ospite di Giovanni Floris a "Di Martedì". Quello dei migranti è un nodo non da poco per il segretario della Lega che, dice, ha già chiesto un incontro a don Ivan Maffeis, portavoce della Cei. Gli spiegherà che vuole un'immigrazione controllata. "Io la gente che trovo per strada, sia commercianti sia imprenditori, chiede delle regole- spiega Salvini- Io sarò contento di dire al portavoce dei vescovi a cui ho chiesto un incontro che spero venga concordato che voglio un'immigrazione controllata. Con 5 milioni di italiani in difficoltà io penso prima a loro, non posso aprire le porte di casa mia a tutto il mondo". "Fontana (candidato del centrodestra alle regionali in Lombardia, ndr)  ha detto di aver usato un termine sbagliato (in una intervista ha dichiarato: "Con troppi migranti razza bianca a rischio", ndr). Punto. Ma- conclude- c'è una certa immigrazione di alcuni paesi islamici che è un pericolo per la nostra cultura e le nostre donne".

Le pensioni: via dopo 41 anni contributi
"Il difetto della Fornero è che tutto veniva fatto in botto, dalla sera alla mattina. Un conto è adeguare di qualche mese se sale l'aspettativa di vita. Per tutti quelli derubati da anni di vita la proposta del centrodestra che dopo 41 anni di contributi versati c'è una cosa sacrosanta che è quella di andare in pensione".

L'Unione europea: rivedere i trattati
"Ci sono delle regole che ci hanno messo da Bruxelles, che dicono di avere messo per il nostro bene. Il mio principio è la Costituzione italiana, che dice che l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, che è una repubblica libera e sovrana. Quindi quando vado al governo il mio impegno è quello di rispettare tutte le regole di questo mondo, ma se non danneggiano le mie famiglie, il mio Paese e le mie imprese. Se le regole che mi impongono mi portano ad avere dieci milioni di poveri, come è in questo momento in Italia, sono regole sbagliate e io non ho il diritto, da uomo di governo che risponde a 60 milioni di italiani, ma ho il dovere di andare a cambiare quelle regole, perché prima viene il mio Paese. Berlusconi può andare a dire delle cose a Bruxelles, ma nel programma del centrodestra si prevede la revisione dei trattati europei e che le regole della Costituzione vengono prima di quelle di Bruxelles e Berlino".

L'avversario: Renzi e un Pd che ha tradito gli italiani
"Il mio avversario politico è Renzi e un Partito democratico che ha tradito la sinistra e ha svenduto migliaia di aziende e di italiani alle multinazionali straniere. Io voglio chiuderla con questa finta sinistra. All'interno del centrodestra io sono diverso da Berlusconi, è ovvio, per età, per storia, per ricchezza. Berlusconi ci tiene a essere accreditato e stimato nei palazzi di Bruxelles, io ci tengo a conquistare il cuore degli italiani".

Salvini o Berlusconi, il premier lo sceglierà la gente
"La gente per il centrodestra vuole un po' di novità. Ci sono persone che mi dicono che se non ci fosse stato Berlusconi mi avrebbero votato con più gioia, io però da solo non cambio l'Italia, con l'alleanza è possibile farlo. Ci sono delle differenze tra noi, ma saranno gli italiani a decidere se il centrodestra dovrà avere la guida di Berlusconi o quella mia".

L'ipotesi Bossi
"Non ho ancora guardato i nomi, le liste si depositano domenica. La Lega non è mai stata così forte, candiderà chiunque si riconosce nel motto della Lega 'prima gli italiani. Se Bossi si riconoscerà in questo motto lo candiderò".