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MONDO

Le reazioni politiche all'attacco

Salvini: missili in Siria un errore. Di Maio: siamo con i nostri alleati. Berlusconi: meglio tacere

Martina: sostegno all'azione diplomatica di governo, Unione europea e Onu

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Anche la politica italiana si divide sull'attacco lanciato nella notte in Siria da Washington, Londra e Parigi. Alla bocciatura netta di Salvini e Meloni si contrappongono il "no comment" di Berlusconi, la cautela del Movimento 5 stelle e il sostegno all'azione diplomatica di governo, Unione europea e Onu da parte del Pd di Martina

Salvini: attacco sbagliato. Bene Gentiloni che non ha concesso le basi
 "L'attacco alla Siria di questa notte è sbagliato. Apprezzo l'intervento di Gentiloni che non ha concesso le nostre basi", dice il leader della Lega, Matteo Salvini, in una diretta video con la quinta edizione Dialoghi Eula, festival della buona politica, che si conclude oggi a Villanova di Mondovì. "I missili lanciati contro la Siria sono uno sbaglio perché danno fiato ai terroristi islamici. Le controversie internazionali non vanno risolte coi missili cosiddetti intelligenti, ma con il dialogo", aggiunge.

"Mettere intorno a un tavolo Russia e Stati Uniti"
Per quanto riguarda la gestione della crisi siriana, "apprezzo l'operato di Gentiloni degli scorsi giorni e di queste ore: il suo equilibrio e la sua misura. Penso che l'intervento di stanotte sia pericolosissimo mi auguro che sia l'ultimo: non a caso Germania e Italia che fanno parte della stessa Alleanza non hanno neanche messo a disposizione le basi da cui partire per sganciare i missili", sottolinea il segretario leghista. "Se ci sono elementi concreti che richiedono un intervento, provati e inconfutabili, ci siamo perché le armi chimiche, il cloro o strumenti di distruzione di massa nel 2018 non vanno usati contro nessuno e per risolvere nessun tipo" di conflitto internazionale". Occorre, ha concluso, "mettere intorno a un tavolo Russia e Stati Uniti per risolvere con il dialogo e non con le minacce".

Berlusconi: Salvini? Meglio non parlare in queste situazioni 
"In queste situazoni è meglio non pensare e non dire niente". Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha risposto parlando con i giornalisti a Campobasso a chi gli chiedeva cosa pensasse delle affermazioni di Matteo Salvini sul "grilletto facile" di Usa, Regno Unito e Francia a proposito dell'attacco di stanotte alla Siria. Poi, a Isernia: "Penso che nella nostra situazione, attuale, sia meglio non dare giudizi. In questa situazione italiana è meglio che lasciamo intervenire l'Onu, che dirà quello che emergerà dalle prove".

Meloni: attacco fuori da legalità internazionale
"Attacco in Siria fuori dalla legalità internazionale in assenza di un pronunciamento dell'Onu sui presunti attacchi chimici. Evidentemente i disastri causati in Libia non hanno insegnato nulla. L'Italia non assecondi questa pericolosa deriva". È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. 

Di Maio: preoccupati ma restiamo al fianco degli alleati, Ue sia unita
"Restiamo al fianco dei nostri alleati, soprattutto perché in questa fase delicatissima credo che l'Ue debba avere la forza di farsi vedere compatta e unita, anche nell'invitare le Nazioni Unite a compiere ispezioni sul terreno in Siria affinché si accertino le responsabilità sull'uso di armi chimiche da parte di Assad. Su questo aspetto, in particolare, mi auguro che anche il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si mostri coeso", dice il leader M5s Luigi Di Maio. "Siamo preoccupati per quel che sta accadendo e riteniamo che in Siria occorra accelerare con urgenza il lavoro della diplomazia, incrementando i canali di assistenza umanitaria. L'uso di armi chimiche, come ho già detto, è intollerabile ma mi auguro che l'attacco di oggi resti un'azione limitata e circoscritta e non rappresenti invece l'inizio di una nuova escalation". 

Martina: sostegno al governo e all'azione dipolomatica di Onu e e Ue
"Sulla Siria sostegno al governo e all'azione diplomatica di ONU e UE. Inaccettabile l'uso di armi chimiche del regime". Lo scrive su Twitter Maurizio Martina, segretario reggente Pd. "E' chiaro che è inaccettabile l'uso di armi chimiche, com'e stato riconosciuto in questi giorni" ma "c'è bisogno di un cessate il fuoco", ribadisce poi. "Noi sosteniamo la posizione del governo italiano, tanto più in queste ore. Sosteniamo gli sforzi di pace che vanno assolutamente messi in campo tanto dall'Unione europea che dalle Nazioni unite. C'è bisogno di un cessate il fuoco, di un percorso umanitario, di affrontare in maniera diplomatica con lo sforzo della politica e della condivisione una crisi drammatica che va avanti da sette anni".  Dunque, c'è "massima attenzione a quello che accade, massimo sostegno al governo, massimo sostegno all'Unione europea e in particolare agli sforzi multilaterali per la cooperazione".