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MONDO

Scontri Gaza. Ambasciatore palestinese Mansour: gli Usa bloccano l'indagine Onu

Un giornalista palestinese, ferito dai militari israeliani durante le proteste a Gaza è morto: Yasser Murtaja era un fotogiornalista che lavorava per l'agenzia Ain Media. Ue: dubbi su uso proporzionato della forza

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Centinaia di persone hanno partecipato nella grande moschea al-Omari a Gaza ai funerali del giornalista ​Yasser Murtaja, 30 anni, stato colpito da un proiettile israeliano mentre riprendeva immagini degli scontri di ieri lungo la linea del confine di Gaza. Murtaga lavorava per l'agenzia locale Ain Media. Alla cerimonia, secondo fonti locali, ha preso parte la leadership di Hamas, compreso ismail Haniyeh. Nel nuovo venerdì di scontri sanguinosi nella Striscia di Gaza sono una decina i palestinesi morti, un migliaio i feriti. 

Secondo l'ambasciatore palestinese Riyad Mansour  gli Usa, per la seconda volta, hanno bloccato una dichiarazione del consiglio di sicurezza dell'Onu a sostegno del diritto dei palestinesi a "manifestare pacificamente" e la richiesta del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di "una inchiesta indipendente" sui fatti di Gaza. Per Mansour 14 dei 15 membri del Consiglio erano d'accordo sulla dichiarazione, ma gli Usa, stretti alleati di Israele, si sono opposti. Il segretario generale dell'Olp Saeb Erekat ha condannato la posizione americana e, citato dalla agenzia Wafa, ha chiesto "un'indagine immediata internazionale sui crimini dell'occupazione".

Ue: dubbi su uso proporzionato della forza
"Ieri almeno 9 palestinesi, tra cui un minore e un giornalista, sono stati uccisi a Gaza e centinaia di persone sono state ferite dal fuoco israeliano. Questi fatti sollevano seri dubbi sull'uso proporzionato della forza, una questione che deve essere affrontata". È quanto si legge in una nota di servizio di azione esterna della Ue, Eeas. "Devono inoltre essere chiariti i rapporti delle Forze di Difesa israeliane sul lancio di pietre e bombe incendiarie contro le loro posizioni e sui tentativi di attraversare la recinzione in Israele", continua un portavoce.

L'Ue si dice "profondamente rattristata dall'ulteriore perdita di vite umane", augura "una pronta guarigione a tutti i feriti" e ribadisce "la sua precedente richiesta per il massimo moderazione". "La priorità ora deve essere quella di evitare ulteriori escalation e perdite di vite umane. Le fazioni palestinesi devono impegnarsi seriamente per consentire all'Autorità palestinese di riprendere la sua piena responsabilità a Gaza", si legge ancora, "che è fondamentale per migliorare la situazione della popolazione di Gaza. L'Ue è pronta a continuare a sostenere questo processo con tutti gli strumenti a sua disposizione".