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MONDO

Medioriente

Gaza, Israele distrugge tunnel della Jihad islamica: morti 5 palestinesi

Bombardato e distrutto un tunnel in costruzione da usare per portare attacchi dalla Striscia di Gaza in Israele 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Cinque 'combattenti' palestinesi sono morti ed altri 9 sono rimasti feriti in un tunnel in costruzione, fatto esplodere con un raid aereo dell'esercito israeliano nel sud della Striscia di Gaza.

La galleria, secondo fonti militari di Tel Aviv, portava all'interno del territorio di Israele. 

La notizia è stata confermata dal portavoce del ministero della Sanità a Gaza, Ashraf al-Qedra, citato dall'agenzia di stampa Dpa. Secondo al-Qedra, tutti i feriti sono stati ricoverati presso l'ospedale al-Aqsa ed uno di loroi, di circa 20 anni, è poi morto in ospedale. Un altro è in gravi condizioni.

Fonti palestinesi interpellate dalla Dpa hanno rivelato che il tunnel apparteneva al Movimento per la Jihad islamica in Palestina e confermano che i morti sono miliziani delle brigate della Jihad islamica, organizzazione vicina ad Hamas. Tra i 5 morti, 4 appartenevano a Jihad islamica e uno ad Hamas. 

In una nota, il portavoce dell'esercito israeliano Avichai Adrai ha fatto sapere che il tunnel "è stato fatto esplodere in territorio israeliano nella zona del muro di sicurezza", precisando che "questo incidente è da considerarsi una sorta di violazione della sovranità israeliana e non permetteremo che si ripeta". Il portavoce ha aggiunto che Israele non ha alcuna intenzione di dare il via a "una escalation", ma è "pronto a qualsiasi scenario dopo questo sviluppo".

E', poi, di qualche ora fa la notizia della scoperta di un tunnel sotterraneo sotto una delle scuole delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza controllata dal movimento islamista palestinese Hamas. 

Il fatto è stato denunciato dall'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) come 'inaccettabile'. Il portavoce Christofer Gunness ha detto che "l'organizzazione è intervenuta in modo deciso con le parti pertinenti per protestare contro la violazione del luogo (che gode della inviolabilità in base alla legge internazionale, ndr) e la mancanza di rispetto per la neutralità dei locali  proprietà dell'Onu". Sottolineando come tale comportamento "metta a rischio gli alunni e lo staff dell'Agenzia" e che quindi "deve cessare ogni attività o condotta che mina la capacità dell'Unrwa di assistere i rifugiati palestinesi".