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ECONOMIA

Verona

Vinitaly ​al via con 4600 espositori da 35 nazioni

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Conte inaugura Vinitaly a Verona (Ansa)
Al via oggi il Vinitaly. A Veronafiere si è aperta la 53ª edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati con 4600 espositori da 35 nazioni su 100 mila metri quadrati netti espositivi. Gli operatori professionali presenti nell'ultima edizione sono stati 128 mila di cui 32 mila top buyer esteri provenienti da 143 paesi. "Quest'anno, in collaborazione con Ice Agenzia e con la rete di delegati di Veronafiere in 60 nazioni, è stata ulteriormente potenziata l'attività di incoming selezionando e invitando top buyer da 50 nazioni di 5 continenti", spiegano gli organizzatori.

L'inaugurazione si è aperta con la presentazione della ricerca "Mercato Italia: numeri e tendenze, gli italiani e il vino", a cura di Denis Pantini e realizzata dall'Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor.

A seguire il talk show condotto da Bruno Vespa "Il futuro del vino, il Vinitaly del futuro", con la partecipazione di Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere; Carlo Maria Ferro, presidente Italian Trade & Investment Agency; Angelo Gaja, Cantina Gaja; Matilde Poggi, Azienda agricola Le Fraghe; Riccardo Cotarella, enologo, Famiglia Cotarella. Al termine del talk, gli interventi di Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Federico Sboarina, sindaco di Verona, Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona, Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, Phil Hogan, commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole alimentari forestali e del Turismo, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dell'Interno.

Nel pomeriggio la visita del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Fra le presenze istituzionali europee, domani sarà in fiera anche il vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sempre domani è atteso il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, mentre nel pomeriggio di martedì 9 sarà presente il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

"Siamo consapevoli di possedere un brand legato al vino tra i più conosciuti al mondo. Per questo Vinitaly intercetta molte risorse tra i 100 milioni di euro di investimenti previsti dal piano industriale. Le direttrici di crescita che abbiamo individuato per la manifestazione sono tre: lancio di due nuove piattaforme permanenti di promozione in Asia e Stati Uniti, la rigenerazione del quartiere espositivo e il potenziamento dei servizi, tra cui quelli digitali", ha affermato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese.

"Anche quest'anno abbiamo lavorato per organizzare il miglior Vinitaly di sempre. Per questo tra i padiglioni troviamo sempre più innovazione, internazionalità, digitalizzazione. Tutto per affinare ulteriormente la manifestazione come il più efficace strumento di business per gli operatori del settore vitivinicolo e per essere la piattaforma della cultura del vino nel mondo che già oggi conta oltre 40 eventi annuali all'estero di Vinitaly International con la sua Academy e il salone Wine South America in Brasile", ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.