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MONDO

Dopo l'arresto a Mato Grosso doSul

Battisti, il piano del Brasile per rimandarlo in Italia. Tribunale gli concede la libertà

Un tribunale federale brasiliano ha concesso la libertà a Cesare Battisti, accogliendo la richiesta di habeas corpus avanzata dalla difesa. Il governo brasiliano avrebbe però pronto un piano per rispedire l'ex terrorista in Italia già nei prossimi giorni, a condizione che non sconti l'ergastolo ma massimo 30 anni di carcere.

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Il governo brasiliano avrebbe pronto un piano per rispedire Cesare Battisti in Italia già nei prossimi giorni: lo sostiene il sito del quotidiano 'O Globo'.  L'idea sarebbe quella di imbarcare l'ex terrorista su un aereo della polizia federale direttamente da Corumb - la città del Mato Grosso do Sul dove si trova in arresto da due giorni per sospetta evasione fiscale e riciclaggio di denaro - con destinazione Roma. L'esecutivo del presidente Michel Temer starebbe tentando di risolvere le varie questioni legali per restituire Battisti all'Italia definitivamente.    

Tra gli ostacoli da superare ci sarebbe l'assenza di una dichiarazione formale da parte del governo italiano che si impegna a rispettare le regole sulla detenzione penale (detracao penal in portoghese). In base ai trattati di estradizione, le autorit di Roma devono cioè vincolarsi ad assicurare all'imputato lo stesso regime di detenzione previsto dalle leggi brasiliane. Secondo O Globo, l'Italia dovrebbe impegnarsi ad applicare la pena massima prevista in Brasile per i delitti commessi da Battisti (condannato all'ergastolo nel nostro paese) e cioè al massimo 30 anni di carcere.

Il magistrato: Battisti 'ha offeso l'ordine pubblico'
Con il suo tentativo di fuga in Bolivia, Cesare Battisti ha non solo "trasgredito" le norme sullo status di rifugiato politico, ma anche "offeso l'ordine pubblico" brasiliano: lo ha scritto il giudice federale Odilon de Oliveira nel decreto con cui ieri ha convalidato l'arresto dell'ex terrorista. Ricordando che l'italiano si trova da anni in Brasile grazie all'asilo, il magistrato ha sottolineato che Battisti ha goduto "di tutti i diritti inerenti alla situazione di rifugiato e di tutti i diritti fondamentali".

I suoi legali: ricorso urgente alla Corte suprema
La difesa di Cesare Battisti in mattinata ha avanzato un nuovo ricorso alla Corte suprema, chiedendo che venga analizzata "con urgenza" la richiesta di 'habeas corpus' per il loro assistito presentata allo stesso tribunale lo scorso 27 settembre. Secondo gli avvocati, esisterebbe infatti un rischio "imminente" di estradizione in Italia per l'ex terrorista. 

Orlando: grande determinazione e cautela 
"L'Italia in questi anni e in queste ore ha fatto ogni passo possibile sia dal punto di vista politico sia giudiziario per ottenere l'estradizione di Battisti. Oggi c'è un fatto nuovo, che è quello dell'arresto, che ci può consentire di avere più probabilità di successo. Bisogna muoversi con grande determinazione ma anche con grande cautela", ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al Tg1.

Battisti ha lasciato il carcere, festeggia in aeroporto
Cesare Battisti è  tornato nella sua casa sul litorale di San Paolo, in Brasile: lo rende noto il sito G1.  Secondo i media locali, l'ex terrorista è  partito stamane dall'aeroporto internazionale di Campo Grande, dopo aver lasciato Corumba', la città dello stato del Mato Grosso do Sul dove tre giorni fa era stato arrestato.  Prima di imbarcarsi sul volo per San Paolo, Cesare Battisti si  fermato al bar dell'aeroporto internazionale di Campo Grande. Secondo quanto testimoniato dai giornalisti presenti, l'ex terrorista - vestito con una maglietta rossa sotto una giacca nera - era di buon umore, ha sorriso varie volte, letto il giornale e bevuto diversi bicchieri di birra. Poi, con gesto ironico, ha fatto un brindisi in direzione dei fotografi. In base al provvedimento di libertà provvisoria concessogli la notte scorsa dal giudice d'appello, Jos Marcos Lunardelli, Battisti non potrà lasciare  la zona in cui è residente senza autorizzazione previa della giustizia e dovrà presentarsi ogni mese in tribunale.  Nel motivare la concessione dell'habeas corpus, il magistrato ha sottolineato che non esistono prove di traffico di valuta né di riciclaggio, reati per i quali l'italiano era stato incarcerato, e che il suo arresto ha rappresentato una "limitazione illegale della libertà di locomozione".