Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/berlusconi-parlamento-europeo-4d4e0e05-c239-4b55-8e61-5d403c4db560.html | rainews/live/ | true
EUROPA

Ritorni eccellenti

Oltre mezzo milione di “voti italiani” riportano Silvio Berlusconi nel Parlamento Europeo

Con 557mila preferenze l’ex premier è ancora una volta tra più votati

Condividi
Silvio Berlusconi, capolista per Forza Italia al Nord, al Sud e nelle isole (al Centro per gli azzurri c’era Antonio Tajani), torna in Parlamento, anche se  europeo. Dopo la decadenza si conferma ancora tra i più votati, capace di conquistare preferenze con risultati ben superiori a quelli del partito di appartenenza. A scrutinio completato Berlusconi entrerà nelle istituzioni europee come "l'italiano più votato” osservano gli azzurri, visto che Salvini rinuncerà al seggio, altrimenti dovrebbe dimettersi da ministro. In Lombardia Berlusconi ha conquistato oltre 129 mila preferenze, in Campania oltre 69mila e in Sicilia oltre 74mila.
 
Berlusconi eurodeputato a Bruxelles
Le elezioni europee segnano il ritorno di Silvio Berlusconi come 'parlamentare'. Grazie alla riabilitazione concessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano nel maggio 2018, l’ex cavaliere ha riconquistato la piena agibilità politica ed è tornato candidabile dopo la decadenza da senatore arrivata nel novembre 2013 per effetto della legge Severino, causa della condanna per frode fiscale nell'ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Tornato candidabile, l'ex premier ha deciso di rientrare in campo e di correre come capolista alle elezioni del 26 maggio nonostante le perplessità di familiari, medici e parte di Forza Italia. Per il leader azzurro è la terza volta a Bruxelles: nel Parlamento Ue è stato eletto già due volte. La prima nel 1994, ma l'avventura si concluse subito, visto che era già presidente del Consiglio e la rinuncia fu immediata. Nella seconda occasione, nel 1999 e fino al 2001, fu un successo di preferenze.
"Siamo ancora indispensabili, senza Forza Italia il centrodestra perde. Noi siamo l'unica forza moderata di una coalizione vincente solo se corre insieme e io resto a Bruxelles l'unico argine al populismo anti-europeo. Più di questo non si poteva fare, ho dato il massimo". Queste, secondo l'Adnkronos, le prime reazioni di Silvio Berlusconi al voto delle europee.
 
Per la BBC Berlusconi è tra gli 11 leader da “tenere d’occhio” nel nuovo Parlamento
C'è anche Silvio Berlusconi tra gli undici leader da tenere d'occhio nel prossimo Parlamento europeo secondo la Bbc. L'emittente britannica ha stilato una lista di alcuni tra i deputati della futura Eurocamera che è bene seguire in quanto "avranno un ruolo da eurodeputati per i prossimi cinque anni e saranno responsabili di alcune decisioni che si dovranno prendere su questioni fondamentali, dal fenomeno migratorio alle politiche ambientali ed energetiche". Tre volte presidente del Consiglio, coinvolto nel 2011 nel famoso scandalo sessuale "bunga bunga" e poi accusato di frode fiscale nel 2013: così viene descritto l'ex premier Silvio Berlusconi dalla Bbc, definito come "veterana e controversa personalità politica italiana" che tornerà a essere parlamentare, anche se in veste di eurodeputato, dopo la riabilitazione concessa dal tribunale di Sorveglianza di Milano nel 2018. La Bbc cita l'invocazione di Berlusconi di unire le forze per rendere l'Europa una "potenza militare a livello globale". Insieme al leader di Forza Italia, la Bbc ha menzionato anche Jordan Bardella, 23enne considerato "la stella nascente dell'estrema destra in Francia"; il leader catalano, Oriol Junqueras; Nathalie Loiseau, viceministra francese agli Affari europei; Robert Biedron, leader progessista polacco alla guida del partito Wiosna; Thierry Baudet, leader del partito olandese di destra Forum for Democracy; Katarina Barley, attuale ministro federale della giustizia tedesco, nel governo Merkel; sempre in Germania, Ska Keller dei Verdi; Peter Lundgren, membro del partito nazionalista svedese; Jorge Buxadé di VOX in Spagna; Violeta Tomic, ex attrice slovena candidata nel partito Levica.
 
Forza Italia ringrazia Berlusconi
"Sapevamo che sarebbero state elezioni per noi difficili, sotto attacco anche da parte di forze storicamente alleate. Il risultato non può farci sorridere, ma grazie alla generosità del Presidente Berlusconi, Forza Italia ha ancora un capitale di consenso che può essere significativo. A condizione però che venga investito con sapienza e coraggio, perché se invece viene lasciato lì, senza che niente accada, quel capitale si eroderà ulteriormente nei prossimi mesi". Così, in una nota congiunta, il vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera e coordinatore del partito in Toscana, Stefano Mugnai e il vicepresidente del gruppo azzurro al Senato e vice coordinatore vicario del partito in Toscana, Massimo Mallegni.
 
Adesso il congresso per tutelare Silvio
"Dobbiamo riflettere seriamente – aggiungono Mugnai e Mallegni - su dove vogliamo andare, attraverso quale percorso e che idea di Italia vogliamo difendere. E per fare tutto questo, da che mondo è mondo, serve un congresso. Il partito deve essere riorganizzato, tutelando e valorizzando quanto di più prezioso abbiamo: la figura di Silvio Berlusconi. Basti vedere quanti voti di preferenza anche in Toscana sono andati a Berlusconi, nonostante non fosse candidato, cosa che ovviamente ha penalizzato i risultati azzurri nelle regioni del centro. "Da queste europee emerge la netta affermazione della Lega che ormai è la prima forza politica anche nel centro Italia. Esiste però una specificità toscana. Solo in Toscana la Lega, pur registrando un'importante affermazione, prende meno voti del Pd. E solo qui in Toscana fra le regioni del centro, Forza Italia ha più voti di Fratelli d'Italia.
 
Romani, ora profonda analisi e rinnovamento Fi
"Un partito con una storia ed un radicamento come Forza Italia ha il dovere di iniziare un'analisi profonda ed accurata del risultato delle elezioni europee che vada al di là di sterili manovre difensive del risultato raggiunto, un dato percentuale che evidenzia ancora una tenuta del partito soprattutto in alcune aree del paese, e di attacchi inutili e sterili per la perdita incontestabile di 2 milioni di voti in termini assoluti. Ma soprattutto un'analisi che tenga sempre presente la volatilità del consenso che vede oggi completamente ribaltarsi i rapporti di forza all'interno della maggioranza di governo". Lo afferma Paolo Romani, senatore di Fi.  "La relativa tenuta del grande progetto Forza Italia -prosegue - la si deve innegabilmente all'impegno del Presidente Silvio Berlusconi, ed è proprio nella prosecuzione della straordinaria avventura del nostro partito che Forza Italia deve profondamente rinnovarsi, definendo un tavolo delle regole, introducendo criteri per la selezione della classe dirigente e creando organismi elettivi e meccanismi che favoriscano la partecipazione, perché ognuno, e sono tanti coloro che si sono impegnati anche in questa campagna elettorale, si senta parte di un progetto di cui condivide le scelte e soprattutto i processi decisionali".