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MONDO

Brasile, accoltellato all'addome il candidato di estrema destra Bolsonaro

Arrestato l'autore del gesto: si chiama Adelio Bispo de Oliveira, un 40enne di Minas Gerais che si è dichiarato colpevole. Il leader a causa delle ferite riportate dovrà ritirarsi dalla campagna elettorale 

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A un mese dal voto, la violenza ha fatto irruzione nella campagna elettorale in Brasile: Jair Bolsonaro, il candidato di estrema destra in testa ai sondaggi per le presidenziali del 7 ottobre,  è stato accoltellato mentre partecipava ad una manifestazione elettorale a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais.  Bolsonaro, ferito all'arteria mesenterica e all'intestino, è stato operato d'urgenza. In una conferenza stampa, l'equipe medica ha spiegato che il dirigente politico è arrivato all'ospedale Santa Casa con una grave emorragia interna, a causa della ferita infertagli, ed è stato sottoposto ad una laparotomia d'emergenza, per valutare i danni causati dalla lama all'interno dell'addome.   




I medici hanno rinvenuto lesioni minori ad una vena addominale e all'intestino tenue, che sono state controllate e ricucite, e una lesione più grande all'intestino crasso, per la quale è stato sottoposto ad una seconda operazione, una ileostomia con relativo ano artificiale.   

A causa della gravità delle ferite riportate e l'importanza degli interventi chirurgici, hanno aggiunto i medici, Bolsonaro dovrà rimanere ricoverato a Juiz de Fora almeno una settimana o dieci giorni, e dovrà  mantenere riposo durante almeno altre tre settimane. Un nuovo intervento sarà necessario, per annullare la ileostomia, dopo che la ferita all'intestino crasso sarà guarita.

 




Il candidato era portato in braccio dai suoi simpatizzanti per la strada, quando  è stato colpito da una coltellata sferratagli da un uomo che si era avvicinato a lui fra il pubblico presente. L'aggressore ha rischiato di essere linciato dalla folla, ma è stato rapidamente catturato dalla polizia militare.    Il responsabile dell'attentato  è stato identificato come Adelio Bispo de Oliveira, un 40enne di Minas Gerais che si è dichiarato colpevole. Nel suo profilo di Facebook, l'aggressore aveva pubblicato messaggi contrari a Bolsonaro e dichiarazioni politiche confuse, segnate da teorie cospirazioniste con riferimenti ai massoni e agli Illuminati ed espressioni di simpatia per il presidente venezuelano Nicolas Maduro e il movimento comunista.   

De Oliveira aveva inoltre postato messaggi a favore della scarcerazione di Luiz Inacio Lula da Silva, l'ex presidente che sta scontando una condanna a 12 anni di reclusione per corruzione e riciclaggio e che figurava primo nei sondaggi per la consultazione del mese prossimo, ma che  stato giudicato incandidabile dal Tribunale Supremo Elettorale