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MONDO

Le anticipazioni del "Guardian"

Brexit. Gb: immigrati selezionati per competenze e non per origini

La speranza di Downing Street è che il rifiuto di un trattamento preferenziale ai migranti dell'Ue contribuirà a sbloccare futuri accordi commerciali con Paesi esterni, come l'India, che probabilmente vorranno ottenere un regime più libero per i loro cittadini

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Nell'era post Brexit l'immigrazione in Gran Bretagna sarà gestita sulla base delle competenze e non delle origini, senza alcuna corsia preferenziale per i provenienti dei Paesi dell'Ue. Anzi, probabilmente anche loro dovranno dimostrare un reddito annuo di 30mila sterline, richiesto per i migranti qualificati extra Ue, per ottenere il permesso di soggiorno valido per cinque anni.

Le nuove misure, anticipate dal Guardian, saranno contenute nel piano che dovrebbe essere presentato a breve dal ministro dell'Interno, Sajid Javid. "Sarà un sistema di immigrazione unico, basato sulle competenze, costruito attorno al talento e all'esperienza che le persone possono portare, piuttosto che da dove provengono, massimizzando i benefici dell'immigrazione e dimostrando che il Regno Unito è aperto alle imprese", spiega Javid.

Anche se non viene espressamente dichiarato ma l'obiettivo - ribadito anche dal ministro della Casa, James Brokenshire - è ridurre la migrazione netta ai numeri precedenti al 1998, ossia quota 100 mila. I dettagli sono ancora da definire, in particolare per quanto riguarda la soglia minima di reddito che sembra preoccupare il Cancelliere dello scacchiere, Philip Hammond, e il ministro del Commercio, Greg Clark, secondo i quali un'improvvisa riduzione della disponibilità di migranti dell'Ue in settori chiave potrebbe minacciare l'economia. Secondo fonti del Governo, la maggioranza dei ministri preferirebbe una soglia inferiore, di 21 mila sterline, ma la premier, Theresa May, è ferma sull'idea di favorire una stretta sulle migrazioni.

La speranza di Downing Street è che il rifiuto di un trattamento preferenziale ai migranti dell'Ue contribuirà a sbloccare futuri accordi commerciali con Paesi esterni, come l'India, che probabilmente vorranno ottenere un regime più libero per i loro cittadini. "Stiamo fornendo istruzioni chiare per avere il controllo sui nostri confini e introdurre un nuovo sistema che funzioni nell'interesse del popolo britannico", ha assicurato Javid. 

Corbyn definisce May "stupida donna"



Intanto il leader dell'opposizione britannica, Jeremy Corbyn, oggi è nella bufera per aver bisbigliato a fior di labbra "stupida donna" all'indirizzo della Primo ministro Theresa May durante un acceso scambio in Parlamento sulla Brexit. Il leader del Labour avrebbe proferito l'ingiurioso epiteto in risposta ad una provocazione di May che aveva appena finito di ironizzare sul fatto che il rivale non era riuscito a presentare una mozione di sfiducia contro il suo governo dopo averla accusata di trascinare il Paese "in una crisi nazionale". Immediata la reazione dei deputati conservatori che hanno gridato "scandaloso" quando è emersa l'imbarazzante gaffe di Jeremy Corbyn sulla quale è stata chiamata ad intervenire la stessa diretta interessata. "Penso che tutti in questa Camera dovrebbero usare un linguaggio appropriato quando si riferiscono ai membri femminili", ha detto May. Secondo numerosi deputati, il commento è un riflesso di una cultura di un crescente bullismo in Parlamento. Il presidente di Wesminster John Bercow ha detto di non aver visto personalmente l'incidente ma che se appurato, Corbyn dovrà  fare pubblica ammenda davanti ai membri del  Parlamento.